È senza alcun dubbio un periodo d’oro per Nintendo, una fase che sembra poter riportare il gruppo ai fasti di un tempo. Dopo aver fatto registrare un mezzo flop con la piattaforma Wii U negli anni scorsi, l’azienda sembra finalmente essersi rimessa in carreggiata. Oltre al successo ottenuto dalle riedizioni in miniatura delle sue console storiche con NES Mini (8-bit) e SNES Mini (16-bit), anche Switch pare aver imboccato la strada giusta.
L’azienda ha infatti deciso di incrementare i ritmi di produzione fino a due milioni di unità al mese, così da andare incontro a una domanda che non accenna a diminuire e, soprattutto, in vista della stagione natalizia ormai alle porte. Considerando che a fine mese farà il suo debutto anche Super Mario Odyssey, uno dei titoli più attesi in assoluto per Switch, non risulta difficile prevedere un ulteriore incremento nei volumi di vendita. Lo stesso avverrà a inizio dicembre con Xenoblade Chronicles 2. Stando a quanto riportato sulle pagine del sito DigiTimes, già oggi in alcune aree del Giappone è complicato trovare la piattaforma. La decisione di Nintendo risulta dunque più che comprensibile, nel tentativo di sfruttare appieno il momento d’oro non lasciando alcun giocatore a bocca asciutta.
Va inoltre considerato che la piattaforma farà il suo debutto ufficiale nel mese di dicembre a Taiwan e all’inizio del 2018 in Cina, altri due mercati importanti a livello numerico. Al momento la scarsa disponibilità del prodotto in alcuni territori, secondo le fonti, sarebbe da attribuire alla difficoltà nel reperire alcune specifiche componenti hardware, in particolare la DRAM. Oggigiorno il 50% circa delle console è assemblato presso gli stabilimenti Foxconn, mentre l’altra metà è affidata al gruppo Hosiden. Anche Pegatron e Wistron sembrano essere in fase di trattativa con Nintendo per aggiungersi alla lista.