Ottimo il riscontro ottenuto da Nintendo Switch in terra nipponica: stando ai dati diffusi da Media Create, la console ibrida ha fatto segnare durante le prime quattro settimane di permanenza sul mercato locale un esordio migliore rispetto a quello registrato nel febbraio 2014 con il debutto di PlayStation 4.
Nel dettaglio, durante la settimana che si è conclusa il 26 marzo, in Giappone sono state vendute 78.441 unità di Switch, un numero in netta crescita rispetto a quello rilevato nei sette giorni precedenti (49.913). Complessivamente, le piattaforme acquistate dal 3 marzo sul mercato nipponico sono 519.504. Un volume superiore rispetto a quello raggiunto da PS4 durante le sue prime quattro settimane di permanenza sugli scaffali (439.810). Sony ha poi avuto modo di rifarsi, arrivando nel gennaio 2017 a 53,4 milioni di unità in tutto il mondo (le vendite più elevate in questa generazione videoludica), con 4,6 milioni solo nel paese del Sol Levante.
Si consideri che i numeri qui riportati non sono stati ufficializzati direttamente da Nintendo. In Giappone l’anno fiscale si conclude l’1 aprile e una comunicazione ufficiale relativa ai risultati finanziari del gruppo è attesa per il 27 del prossimo mese. Con tutta probabilità, allora l’azienda fornirà indicazioni precise sul numero di console distribuite e acquistate. Le stime degli analisti parlano di 1,5 milioni di Switch acquistati a livello globale prima del 15 marzo (considerando anche la fase di pre-ordine). A spingere Switch anche la presenza, nella line-up del day one, di un titolo come The Legend of Zelda: Breath of the Wild, da più parti definito un capolavoro per la profondità del gameplay, la realizzazione tecnica (si tenga conto che il progetto è nato su Wii U) e la vastità della mappa da esplorare con un approccio di tipo open world.