È già noto da qualche settimana che Nintendo Switch non arriverà sul mercato al day one con alcun bundle: dunque, chi vorrà portare a casa (oltre alla console) anche uno dei primi giochi disponibili, dovrà per forza di cose affrontare una spesa aggiuntiva. L’esborso economico per gli acquirenti della prima ora salirà dunque per forza di cose a circa 400 euro.
Oggi arriva una notizia che farà storcere ulteriormente il naso: Takashi Mochizuki, corrispondente del Wall Street Journal, conferma che la piattaforma non disporrà di demo o versioni di prova dei titoli. Una scelta discutibile, soprattutto se si tiene in considerazione che il successo registrato al lancio di Wii nel 2006 è stato legato a doppio filo all’inclusione di Wii Sports nella confezione. Per completezza di informazione va però ricordato che il successore Wii U non riuscì a ripetere l’impresa, nonostante la presenza di Nintendo Land nel packaging al debutto sul mercato. Queste le parole di Mochizuki, su quanto emerso durante la conferenza della società nipponica con gli investitori.
Nintendo ha confermato che Switch non avrà installato alcun software, nemmeno demo o giochi in versione di prova.
La grande N, con Switch, punta a generare profitti fin dal primo giorno di presenza sul mercato. Si spiega così la scelta di non proporre bundle e commercializzare gli accessori ufficiali a prezzi non proprio economici. Ovviamente a fare la differenza e a stabilire il successo o meno di questa strategia saranno i giochi. Tra i più interessanti del day one figura The Legend of Zelda: Breath of the Wild (in arrivo anche su Wii U), mentre per assistere al lancio della prima avventura inedita di Super Mario sarà necessario attendere la fine dell’anno, quando arriverà Odyssey, con il suo gameplay di tipo sandbox che strizza l’occhio a produzioni del passato come Super Mario 64 (N64) e Super Mario Sunshine (GameCube).