L’obiettivo dichiarato è quello di distribuire in tutto il mondo almeno 10 milioni di console entro un anno dal lancio, ovvero prima del marzo 2018. Così Nintendo Switch ha il compito di riportare in alto il brand nella console war che la vede opposta a Sony e Microsoft, dopo l’esperienza alquanto fallimentare registrata con Wii U, riuscito ad arrivare solamente a 13,6 milioni di unità in quattro anni.
La partenza di Switch è stata più che buona. Il concept ibrido della piattaforma è stato ben accolto dai giocatori, tanto che in molti hanno faticato a trovarne una da acquistare. Una domanda elevata, dunque, andata addirittura oltre le previsioni più rosee di Nintendo. Considerando che tra meno di quattro mesi arriveranno le festività natalizie, da sempre periodo prediletto per lo shopping, il gruppo nipponico ha intenzione di farsi trovare pronto e soddisfare la richiesta. Intervenuto sulle pagine del Wall Street Journal, un portavoce del gruppo ha dichiarato l’intenzione di incrementare i ritmi di produzione.
Stiamo facendo tutto il possibile per assicurarci che tutti coloro che desiderano acquistare un Nintendo Switch possano farlo. Incrementeremo la produzione in vista del periodo delle festività, come già stabilito nelle nostre previsioni.
Aumentare il numero di unità assemblate nelle fabbriche di Switch, però, potrebbe non essere così semplice. La console equipaggia alcune componenti richieste anche dai produttori di dispositivi mobile come Apple o Samsung e le forniture sono talvolta limitate. In particolare, i riferimenti sono alle memorie flash, ai display LCD e ai motori integrati nei controller Joy-Con per trasmettere una vibrazione alle mani dell’utente durante le fasi di gioco.
Restando in tema Nintendo, si ricorda che tra un mese esatto (più precisamente il 29 settembre) farà il suo debutto ufficiale il tanto atteso SNES Mini [amazon asin=B073FNFTL2], riedizione in miniatura della leggendaria console 16-bit che ha segnato l’evoluzione dell’universo videoludico nel corso degli anni ’90.