La presentazione andata in scena a Tokyo nella mattinata di venerdì ha sciolto quasi ogni dubbio a proposito di Nintendo Switch, compresi quelli riguardanti la sua data di uscita (3 marzo in contemporanea mondiale) e il prezzo di vendita (329,98 euro). Continuano però ad emergere dettagli, soprattutto in merito al comparto hardware equipaggiato della console. Oggi si parla di storage.
La memoria interna integrata dalla piattaforma è pari a 32 GB: poco, soprattutto se si considera che le concorrenti di casa Sony e Microsoft si affidano solitamente ad hard disk con spazio pari a 500 GB o 1 TB. Nintendo ne è a conoscenza e fortunatamente, come confermato nel fine settimana alla redazione del sito Game Informer, è presente uno slot dedicato alla lettura e alla scrittura di schede microSD fino a 2 TB. Ci sarà dunque spazio a sufficienza per ospitare interi giochi, i salvataggi e contenuti di ogni tipo. Lo standard scelto è SDXC, che al momento però sul mercato offre un taglio massimo pari a 256 GB, a prezzi non proprio accessibili (circa 200 euro).
Va comunque specificato che, essendo i giochi del catalogo di Switch venduti su supporto fisico (le cartucce GameCard), lo spazio richiesto nella memoria interna dovrebbe essere piuttosto contenuto. Questo, ovviamente, non vale per i download digitali.
Arrivano conferme anche sul fatto che la nuova console non offrirà alcun tipo di supporto ad alcune delle funzionalità già viste in azione su Nintendo 3DS, come StreetPass e Miiverse. Questo perché l’azienda nipponica ha scelto di puntare soprattutto sulle caratteristiche che rendono Switch una piattaforma domestica, dunque da mantenere connessa al televisore e a tutti gli effetti il successore dello sfortunato Wii U, nonostante si tratti di un ibrido che può essere portato con sé durante gli spostamenti, semplicemente sganciando lo schermo dal Dock.