Nintendo si presenta alla trimestrale con in cassaforte l’ennesimo periodo d’oro della propria console Wii. In queste tre lettere si racchiude tutta la verve che ha portato Nintendo nuovamente sulla cima dell’Olimpo delle console, doppiando in questo scorcio i big Sony e Microsoft. Se i numeri del passato dipingono un trionfo, però, per il futuro qualcosa potrebbe cambiare: Wii, il semplice Wii, potrebbe non più bastare per spingere ulteriormente al rialzo la crescita.
I numeri provenienti dall’azienda di Kyoto partono dai 93.2 miliardi di yen (900 milioni di dollari) a cui ammontano i profitti per i primi 3 mesi dell’anno, il che porta il dato annuale a 2.48 miliardi di dollari con una impennata del 47.7% rispetto all’annata precedente. Nell’anno fiscale appena terminato l’azienda ha smerciato oltre 18 milioni di console e la somma complessiva delle Wii vendute assomma ad oggi a 24.45 milioni di unità . Per il futuro potrebbe inoltre esserci qualche problema di produzione, così che il ritmo è stato ad oggi aumentato a 2.4 milioni di console mensili dai precedenti 1.8 milioni. 30.31 milioni, invece, sono i Nintendo DS portati sul mercato con un successo che sembra non accennare a diminuire.
Le notizie meno positive riguardano il futuro. Benché Wii e DS siano destinati a continuare la loro marcia trionfale, infatti, il ritmo è destinato a rallentare. Questo, almeno, il punto di vista interno all’azienda: le stime degli analisti vengono in qualche modo smussate (530 miliardi di yen contro i 566 previsti) e per il futuro l’entusiasmo va rivisto. Le cause si annidano in una difficile situazione internazionale e comunque nell’accresciuta competizione da parte di Microsoft e Sony che con la riduzione del prezzo delle rispettive console riducono i margini operativi dei prodotti Nintendo.