Nissan crede molto nella mobilità elettrica e nell’ambito del suo progetto “Nissan Intelligent Mobility” ha presentato al Salone dell’Automobile di Detroit 2019 il nuovo concept IMs. Trattasi di una berlina 100% elettrica che si caratterizza per avere una disposizione dei posti modulare: “2+1″ o “2+1+2”.
La vettura è mossa da due motori elettrici, uno anteriore e uno posteriore, alimentati da una batteria da 115 kWh a ricarica rapida che eroga 489 CV (360 kW) di potenza e 800 Nm di coppia, capace di competere con le berline sportive attualmente in commercio. Con un’autonomia stimata di 622 km con una sola carica, IMs garantisce percorrenze al pari di vetture mosse da motori a benzina.
Il propulsore adotta un sistema a trazione integrale ad alte prestazioni, che offre una distribuzione ottimale dei pesi fra anteriore e posteriore, per una spinta eccezionale e un’ottima tenuta di strada. Le sospensioni pneumatiche si adeguano alla situazione per garantire una guida fluida e un assetto piatto in curva.
Non manca anche la tecnologia della guida autonoma per rendere viaggi più sicuri e confortevoli. Da evidenziare una caratteristica interessante. In modalità di guida autonoma i fari di IMs e i gruppi ottici posteriori diventano azzurri e la luce lampeggia continuamente al centro del frontale e in coda, per segnalare a pedoni e altri veicoli che è attiva la modalità di guida autonoma.
In modalità autonoma il volante si ritrae e i sedili anteriori ruotano all’interno rivolgendosi verso la seconda fila, dominata dallo speciale “Premier Seat”.
In modalità manuale l’abitacolo di IMs diventa un cockpit progettato intorno al conducente, con tecnologie di assistenza alla guida avanzate e display multi-livello che danno il pieno controllo del veicolo. I componenti interconnessi, le indicazioni dei sensori e le unità di controllo sono integrati in un’unica, semplice interfaccia. Lo schermo del quadro strumenti sospeso, sottile e a doppio strato visualizza a richiesta sia i dati tecnici che una rappresentazione visiva dell’ambiente intorno al veicolo.
Il quadro strumenti si compone di quattro schermate compatte che mostrano le informazioni secondo un’architettura orizzontale, enfatizzando ulteriormente la spaziosità. Il layout è stato accuratamente messo a punto per seguire i movimenti naturali dell’occhio. Una volta eliminato l’ostacolo del volante a scomparsa, il conducente si trova davanti un quadro strumenti “stratificato” a due livelli: il primo fornisce le informazioni strettamente necessarie, per non distrarre dalla guida; il secondo riporta i dati extra, solo quando richiesti.
Un’altra dotazione interessante è la piattaforma di rilevamento che usa i dati raccolti da sensori e telecamere per monitorare lo stato del conducente. Interpretando le espressioni facciali e la postura, riesce a capire se è il momento di fare una pausa. Attiva in entrambe le modalità di marcia, è in grado di arrestare il veicolo in totale sicurezza nel caso in cui il conducente sia impossibilitato a farlo.
IMs è inoltre equipaggiato con l’esclusivo sistema di connessione al mondo virtuale, denominato da Nissan Invisible-to-Visible, o I2V. Invisible-to-Visible è un’interfaccia 3D in cui mondo reale e virtuale convergono, una piattaforma sviluppata dall’azienda che consente agli occupanti di vedere quello che altrimenti rimarrebbe “nascosto”, rendendo la permanenza a bordo ancora più sicura, oltre che esaltante.
La chiave per poter “vedere l’invisibile” è la tecnologia Omni-Sensing, presentata di recente in occasione del CES. I sensori di IMs rilevano i dati provenienti dal mondo reale, li raccolgono e li rappresentano in una realtà virtuale, che prende corpo davanti agli occhi di conducente e passeggeri sotto forma di un’appassionante esperienza multidimensionale. La realtà virtuale e Omni-Sensing possono anche mettere in contatto le persone.
Questa tecnologia permetterà ai conducenti di guardare oltre le curve, visualizzare informazioni dettagliate sugli ingorghi stradali (cause comprese) e impostare percorsi alternativi per un viaggio a prova di stress. Non solo: attraverso la realtà aumentata, potranno anche godere della compagnia di un “passeggero” virtuale che si materializzerà a bordo sotto forma di avatar tridimensionale.