Nissan Leaf: un passo verso le smart city

Nissan esalta il suo sforzo per una mobilità più sostenibile producendo auto elettriche e collaborando con le pubbliche amministrazioni sul territorio.
Nissan Leaf: un passo verso le smart city
Nissan esalta il suo sforzo per una mobilità più sostenibile producendo auto elettriche e collaborando con le pubbliche amministrazioni sul territorio.

“Smart city” significa “città intelligente”. E se una città vuole essere intelligente, deve riuscire a instillare strumenti, comportamenti ed accorgimenti intelligenti tra la popolazione che la vive. La città deve dunque mettersi al servizio delle persone così come le persone debbono sposare medesimo approccio per ottenerne in cambio importanti vantaggi sotto ogni punto di vista. La mobilità innovativa è uno degli elementi di maggior importanza in questo sistema organico di auto, strade e persone; e la mobilità elettrica è uno dei cardini della nuova filosofia che sta alla base dell’urbanistica e della viabilità contemporanee. Autovetture come la Nissan Leaf nascono e si sviluppano all’interno di questo sistema organico: una nuova direzione intrapresa dalle città che corrisponde ad una nuova direzione intrapresa da produttori ed acquirenti, nel nome di una necessaria consapevolezza (ecologica, ma non solo) finalizzata a migliorare le condizioni di vita delle persone.

Scegliere una autovettura quale la Nissan Leaf, 100% elettrica, significa oggi operare una scelta di campo precisa, facilitata da tutti i vantaggi che l’innovazione ha reso possibili: risparmio, emissioni zero e silenzio sono soltanto alcuni dei “plus” che portano l’acquirente consapevole ad una opzione di questo stampo. Ma attorno a questo tipo di rapporto tra macchina e “utente”, v’è anche un contesto che sta maturando: in Italia sono ormai nell’ordine delle centinaia le colonnine di ricarica installate sul territorio (oltre 130 nella sola provincia di Firenze, per una stima del tutto approssimativa ed in continuo aumento), con una capillarità della presenza ormai sempre più pervasiva.

Occorre partire da un dato di fatto, fotografato da recenti studi Nissan sulla mobilità in Europa: oltre l’80% dei possessori di auto non percorrono più di 100km al giorno. Piccoli spostamenti in città, brevi trasferimenti di pendolari, normale percorrenza delle strade di provincia, il tutto sempre e comunque al di sotto del limite dei 100km. Tale stima è quanto di più utile per capire quanto un progetto smart di viabilità non possa fare a meno dell’opzione elettrica: fin da oggi lo stato dell’arte consente una autonomia delle batterie più che sufficiente a supportare le abitudini quotidiane delle persone, ma una efficace opera di comunicazione deve rendere il tutto realmente parte della cultura diffusa.

Una scelta sostenibile

Le colonnine sul territorio sono la risposta delle città (e delle provincie) alla scelta innovativa che la persona porta avanti da protagonista. Le colonnine sono una forma di dialogo con la popolazione e vanno a rispondere alle esigenze degli utenti in seno all’autonomia delle batterie: se già oggi 200 km sono quanto sufficiente per consentire una tranquilla mobilità sul territorio per gran parte delle persone, la possibilità di utilizzare colonnine di ricarica sul territorio dona maggior tranquillità a chi sceglie lunghe percorrenze ed estende ulteriormente il numero degli acquirenti per i quali la scelta elettrica è una opzione utile, vantaggiosa e percorribile senza frizioni. La velocità di ricarica (una Nissan Leaf è in grado di arrivare all’80% della carica in appena mezzora) è ulteriore elemento fondamentale: ogni elemento di attrito è ormai annullato e l’opzione elettrica è dunque oggi un vantaggio che necessita soltanto della debita consapevolezza.

La colonnina è ovviamente un complemento alla strumentazione casalinga, poiché la sosta notturna è il battito ritmico attorno a cui vengono scanditi i cicli di consumo e di ricarica:

Il modo più sicuro e veloce per ricaricare la batteria agli ioni di litio della tua NISSAN LEAF è farsi installare un’unità di ricarica domestica da un partner della mobilità elettrica NISSAN. La stazione di ricarica ottimizza la comunicazione tra il veicolo elettrico e il terminale ed effettua una ricarica completa di NISSAN LEAF in circa 8 ore. L’installazione di un terminale richiede l’intervento di una elettricista qualificato che procederà all’installazione secondo standard garantiti.

Ma una “smart city” non può non restituire alla persona ciò che la persona offre alla città. Per questo motivo l’innovazione si misura anche nell’accesso libero alle ZTL ed ai centri urbani chiusi alla mobilità tradizionale, nonché nei parcheggi gratuiti in striscia blu laddove le municipalità abbiano scelto di spingere ulteriormente sull’acceleratore dell’elettrico: emissioni zero ed inquinamento acustico azzerati significano una categoria diversa di mobilità che merita favori e trattamenti ad hoc.

All’impegno delle singole realtà locali, Nissan ha aggiunto un impegno proprio per arrivare in tempi brevi ad una rete quanto più fitta di punti di ricarica disponibili:

Le 400 stazioni di ricarica rapida Nissan donate saranno installate a breve in tutta Europa, creando una rete di auto elettriche per i proprietari di Nissan Leaf per viaggiare più a lungo in meno tempo.

Nissan collabora ormai con grandi realtà amministrative per favorire l’approccio all’elettrico e mettere così a disposizione delle persone quanta più comodità possibile. Perché ad essere “intelligente” deve essere un sistema intero, nella sua organicità: privati, aziende e pubbliche amministrazioni sono impegnate ad ampio raggio in una collaborazione reciproca per fare in modo che tali sinergie possano realizzarsi elargendo generosi vantaggi a tutti gli attori che ne faranno parte. In Olanda, ove il tema e-mobility è stato approfondito da tempo con punte di eccellenza a Maastricht ed Eindhoven, Nissan ha promesso di portare in tempi brevi una colonnina ogni 30 km: il significato di una presenza tanto capillare è del tutto evidente.

Pubblica amministrazione

Firenze dà un taglio alle auto “blu” e sceglie le auto “verdi. da quest’anno, sempre maggiori incentivi in termini di transito in Ztl, ed entro il 2016 di riservare l’ingresso in città solo a chi avrà un’auto elettrica o un car sharing elettrico. La spinta verso l’elettrico fa parte di una strategia complessiva che punta a diminuire le emissioni del 20% entro il 2020 e che tiene insieme anche le pedonalizzazioni, il Piano strutturale a “volumi zero” e il recupero di parchi e giardini

Sono queste la parole con cui il sindaco Matteo Renzi ha proclamato la scelta “green” di Firenze. Una strategia non certo isolata: Perugia, Palermo, la Regione Emilia Romagna e molte altre realtà hanno ormai abbracciato l’e-mobility per inserirsi in quel piano pluriennale con cui l’Unione Europea conta di sviluppare le smart city da qui al 2020 con investimenti plurimiliardari. Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, sottolinea invece quanto il lavoro infrastrutturale debba inoltre fare il paio con la crescita culturale della cittadinanza:

Ringrazio Nissan Italia per aver scelto anche la città di Palermo come luogo di buona vivibilità e trasporto urbano. L’occasione è utile anche per costituire in un prossimo futuro un tavolo di lavoro con Amat, Car Sharing ed Enel per l’incremento di installazioni di colonnine elettriche di ricarica grazie ai fondi europei a disposizione per sviluppare la cultura della mobilità con auto elettriche.

Ma le realtà cittadine sono soltanto la lepre dell’intero movimento: l’Italia di provincia è sempre più attiva nella medesima direzione, rendendo così intelligente e sostenibile non soltanto la città, ma l’intera rete stradale del Bel Paese. Del resto l’Italia era un tempo il “giardino d’Europa” e l’elettrico diventa quindi in tal senso un dovere, più che una semplice opzione.

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