C’è una cosa che Stephen Elop ha saputo fare al meglio in Nokia è il contenimento dei costi, aspetto di fondamentale importanza sui bilanci in questa fase di passaggio dai fasti di Symbian al futuro su nuovi sistemi operativi. Il presente su Windows Phone, infatti, è un esperimento di grandissima portata che sta portando i suoi risultati con meno rapidità di quanto in molti auspicassero, ma per contro v’è una politica di revisione dei costi che consente alle finanze del gruppo di rimanere in regola.
Elop lo ha sottolineato con forza nelle settimane scorse, quando ha preannunciato la bontà dei conti trimestrali dell’azienda (con numeri incoraggianti soprattutto per quanto concernente la serie Lumia) ricavandone una boccata d’ossigeno in Borsa. Ma Elop aveva altresì previsto novità ulteriori su questo fronte anche per il futuro, ed in queste ore la previsione si è concretizzata in un annuncio: il gruppo è pronto a rivedere parte dei propri asset, esternalizzando parte delle proprie attività, al fine ultimo di rendere più logica e snella la struttura dell’azienda. In tutto saranno coinvolti in questa nuova ristrutturazione oltre 1000 dipendendi: 300 posizioni saranno tagliate, mentre per oltre 800 dipendenti si tratterà di un trasferimento sotto nuovi gruppi.
Nel proprio comunicato ufficiale Nokia spiega che 820 dipendenti verranno spostati sotto HCL Technologies e TATA Consultancy Services. L’azienda avrebbe aperto inoltre i contatti con le risorse tagliate per discutere con i singoli le rispettive posizioni e le rispettive necessità (garantendo sostegno in uscita), cercando così di rendere quanto più morbido possibile il passaggio. La maggior parte delle posizioni individuate dall’azienda per il trasferimento sono in Finlandia. Il gruppo ne uscirà con oltre 1000 dipendenti in meno che vanno ad aggiungersi ai precedenti tagli già commissionati, il tutto alla ricerca di un punto di equilibrio su cui ripartire per costruire il futuro dell’azienda.