4.5 dollari per ogni azione, 60 milioni di dollari in tutto, e Nokia fa proprio il gruppo Loudeye. L’accordo è strategicamente molto importante in quanto non solo offre a Nokia un paniere di oltre un milione e mezzo di brani musicali in licenza, ma apre altresì al gruppo grandissime opportunità nel settore della musica digitale ove il marchio è già presente con 15 milioni di telefoni con capacità musicali smerciati solo nell’ultimo trimestre.
Loudeye costituirà ora la base di partenza verso un mercato che Nokia conta di affrontare durante il 2007: entro il 2006 l’operazione verrà chiusa ufficialmente (alcuni ostacoli si frappongono ancora alla chiusura definitiva del contratto d’acquisizione), dopodichè il gruppo dovrà trovare il modo migliore per mettere a frutto l’investimento effettuato. Qualunque sia la formula adottata, sicuramente Nokia farà leva sul proprio core business (il commercio di hardware per la telefonia mobile) per proporre il proprio marchio estendendolo al nuovo promettente settore della musica in digitale. Per Apple un nuovo concorrente che bussa ad una porta rimasta fino ad oggi pressochè chiusa.
Questo il commento del CEO Loudeye, Michael Brochu, registrato da La Stampa: «l’integrazione dei nostri team permetterà di offrire un’esperienza musicale completa a tutti coloro che possiedono un telefono cellulare Nokia. Con una lunga esperienza nel settore musicale, una valida piattaforma tecnologica e un ampio portfolio di diritti musicali, Loudeye può vantare una buona conoscenza dei desideri dei consumatori in fatto di musica digitale».