«Nokia annuncia oggi il lancio di tre nuovi dispositivi musicali: Nokia 5730 XpressMusic, Nokia 5330 XpressMusic e Nokia 5030»: ma non è nei telefoni la notizia. Semmai, con il nuovo parto Nokia spinge oltre il proprio concetto di riproduzione musicale: «Il riproduttore digitale di musica che squilla nella tasca dell’utente è al tempo stesso il catalogo, il negozio e la piattaforma che consente di gestire i brani preferiti».
L’offerta musicale, insomma, è destinata a moltiplicarsi. L’arrivo sul mercato di nuovi telefoni in grado di conglobare in un unico dispositivo l’intera offerta denota il forte interesse del gruppo nei confronti di questo tipo di mercato. Il punto forte, anche e soprattutto per l’utenza italiana, è nell’estensione a nuovi paesi del programma Comes with Music, grazie al quale tutta la musica scaricata può essere conservata anche oltre i mesi di prova offerti dal programma. Il pacchetto musicale Nokia apre i battenti con 5 milioni di tracce.
L’annuncio non giunge in un momento particolarmente positivo. L’intera industria della telefonia è in sofferenza e Nokia sta subendo da una parte la pressione degli smartphone e dall’altra le ovvie difficoltà che il rodaggio della propria offerta musicale sta sperimentando. In particolare Nokia deve riuscire a far passare il messaggio agli utenti, così che l’offerta sia realmente chiara: nel prezzo dei nuovi telefoni è compresa tutta la musica che si riesce a scaricare sul dispositivo (e su di un singolo pc in qualità di copia personale), senza costi aggiuntivi e con la possibilità di avere appresso un player ed un telefonino all-in-one.
Le previsioni Gartner ufficializzate in queste ore, però, non possono lasciar tranquillo il management Nokia. I dati, infatti, indicano una caduta nel mercato degli smartphone dal 50.9 al 40.8%, il tutto a favore di RIM (dal 10.9% al 19.5%) ed Apple (dal 5.2% al 10.7%). La crescita dello specifico comparto ha raggiunto un +13.9% nel 2008 rispetto al 2007 ed il ritmo (al netto della crisi economica) è destinato ad aumentare spostando progressivamente il mondo della telefonia verso dispositivi sempre più ricchi e capaci. Il mercato smartphone, tutto sommato, incide però solo in minima parte sul computo finale Nokia, il che lascia ancora al gruppo ampi spazi di manovra per il futuro.