Nokia compra Alcatel-Lucent per 15,6 miliardi

Nokia compra Alcatel-Lucent per 15,6 miliardi di euro e punta a dominare il mercato futuro della connettività: possibile la cessione di Nokia Here.
Nokia compra Alcatel-Lucent per 15,6 miliardi
Nokia compra Alcatel-Lucent per 15,6 miliardi di euro e punta a dominare il mercato futuro della connettività: possibile la cessione di Nokia Here.

In origine era Alcatel. Poi venne l’acquisizione della Lucent Technologies. E infine il grande passo: l’acquisizione di Alcatel-Lucent da parte di Nokia, creando un polo europeo per la connettività in grado di sfidare i colossi del comparto a livello mondiale. La firma, la cui quotazione è pari a 15,6 miliardi di euro, comporta una transazione tutta in azioni: 0,55 azioni Nokia per ogni azione Alcatel-Lucent con un premio pari al 34% (4,48 euro per azione).

Nokia compra Alcatel-Lucent: i dettagli

L’operazione era nell’aria da giorni e la conferma è giunta direttamente da un comunicato Nokia: trattasi di due grandi colossi che vanno ad unire le forze per sfidare il mercato della connettività wireless del futuro, con un accordo che fa delle complementarità il proprio forte. Complementarità tecniche ed esperienziali, anzitutto, ma anche geografiche: laddove Nokia è più debole vi sarà il supporto di Alcatel-Lucent e viceversa, riuscendo a coprire in modo importante tutto il mondo occidentale. Il polo euro-statunitense andrà così a sfidare colossi quali Huawei o ZTE, le cui porte degli Stati Uniti sono già state chiuse in passato per motivi teoricamente correlati con questioni di sicurezza nazionale.

Creare le tecnologie per il mondo iperconnesso di domani: dalla banda larga mobile (con particolare riferimento al 5G) all’Internet of Things, passando per il cloud. Gli obiettivi sono vari e ambiziosi, tali da supportare un matrimonio come quello celebrato nelle ultime ore. L’operazione dovrebbe chiudersi entro i primi mesi del 2016, ma dovrà prima passare indenne le verifiche antitrust. I vantaggi principali verranno nel breve periodo dalle sinergie possibili in termini di costi operativi; i principali vantaggi di lungo periodo sono invece in termini di R&D, nonché in termini di potenzialità moltiplicate sul mercato.

L’acquisizione non avrà invece ricaduta alcuna sulla controllata Nokia Technologies: la divisione rimane un’entità a parte, focalizzata sullo sviluppo di innovazione e di proprietà intellettuali, le cui attività potranno proseguire indipendentemente da quella che sarà la strada del nuovo gruppo nascente.

Nokia, connecting people

Un balzo in avanti che, in qualche modo, è un ritorno alle origini: quando Nokia era il dominatore assoluto del mercato della telefonia, il mantra “connecting people” aveva rappresentato l’onda lunga sulla quale il gruppo aveva interconnesso le persone tramite telefoni d’avanguardia e di grande affidabilità. Una volta uscito dal mercato sulla spinta della rivoluzione degli smartphone, il gruppo europeo ha voluto dimostrare la sua grande e storica capacità di adattamento reinventando il modo in cui l’azienda connetterà le persone in futuro. Dai device si passa alle infrastrutture, insomma, chiudendo il cerchio apertosi dopo la cessione del ramo d’impresa a Microsoft.

Ora tutto è più chiaro: l’azienda ha monetizzato gli asset rimanenti offrendo a Microsoft la base su cui costruire la propria opportunità; il focus si è spostato sulle connessioni del futuro e i lavori di ottimizzazione dell’impresa sono stati orientati nell’ottica delle sinergie operative e delle complementarità con Alcatel-Lucent. L’unione annunciata nella notte è l’ultimo tassello di un percorso ben indirizzato che ora il mercato potrà giudicare, supportare e alimentare.

Cosa succederà a Nokia Here?

Alla luce dei nuovi obiettivi dichiarati dal gruppo, e in vista di nuovi investimenti in arrivo per perseguire la nuova via tracciata dal destino, gli asset legati a Nokia Here sono potenzialmente in bilico poiché non più utili ai fini della mission aziendale. Nokia Here è oggi un servizio di grande valore e di grande successo: originato dalla storica acquisizione di Navteq nel 2007 per 8,1 miliardi di dollari e diventato in seguito gemma del nascente mondo Windows Phone, aperto in seguito anche ad iOS e Android, oggi è il servizio mappale più affidabile e diffuso in ambito mobile, surclassando nel tempo i pur importanti investimenti dei gruppi rivali.

Nokia Here potrebbe ora essere alienato: per Nokia trattasi di un valore monetizzabile e le trattative per una possibile cessione potrebbero già essere state avviate. Al momento non sono scaturite ipotesi relativamente al possibile acquirente, dunque ogni orizzonte sarebbe pura speculazione, ma la certezza è nel fatto che Nokia non sembra aver fretta pur nella concretezza di una strategia che ha ormai definitivamente intrapreso i binari della cessione. La comunicazione ufficiale liquida la questione spiegando che ogni informazione in merito sarà fornita a tempo debito.

 

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