Ieri Nokia ha aperto una nuova fabbrica in Romania, quale parte di un piano strategico di ricollocazione degli impianti produttivi in aree a basso costo. La scelta ha provocato molta rabbia da parte dei lavoratori tedeschi di Nokia, che ora temono la chiusura dell’impianto in Germania. Più di quattromila persone hanno protestato domenica scorsa a Bochum.
L’unità romena di Nokia produrrà cellulari e componenti per la telefonia mobile destinati al mercato europeo e a quello africano. Nokia ha annunciato che saranno impiegati nella nuova fabbrica circa 1.200 dipendenti.
L’investimento, che tante critiche ha suscitato in Germania, è stato invece accolto calorosamente dalle autorità Romene, che sperano così di fermare l’emorragia migratoria che ha portato negli ultimi anni più di 2.000.000 di cittadini Romeni a cercare lavoro e fortuna nell’Europa occidentale.