Nokia Asha è la nuova gamma di smartphone low-cost inaugurata la scorsa settimana dalla compagnia finlandese nel tentativo di espandere il marchio anche nei paesi in via di sviluppo (anche se uno dei modelli previsti arriverà anche negli Stati più industrializzati, come l’Italia). Nokia ha spiegato cosa ha portato alla scelta del nome Asha, e perché si è deciso dunque di non optare per una sigla numerica come accaduto in passato.
La parola Asha deriva dal termine “Hindi“, che significa speranza. La speranza che questi terminali possano portare la filosofia degli smartphone moderni anche nei paesi in via di sviluppo. La scelta di un nome di questo tipo è una precisa scelta di marketing, volta anche a semplificare con una semplice parola tutto il concept attraverso il quale è stata realizzata questa nuova famiglia di smartphone Nokia. Un’asettica sigla non sarebbe stata dunque efficace per spiegare al meglio a cosa l’azienda punti veramente con i suoi nuovi modelli.
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I Nokia Asha infatti presentano una dotazione tecnica di basso profilo, volutamente cercata tuttavia per mantenere costi contenuti offrendo al contempo tutte le funzioni principali degli smartphone moderni: navigazione in rete e accesso ai social network in primis. Si ricorda che l’unico ad arrivare in Italia sarà il modello Asha 300, dotato di display touchscreen, fotocamera da 5 megapixel, radio FM, bluetooth, 3G e supporto a microSD. Il tutto a 119 euro.