La continua sfida tra Apple e Nokia è combattuta da diverso tempo su due fronti: da un lato, le due società si confrontano a colpi di smartphone e innovazione tecnologica, su un terreno delicato come quello del mercato telefonico; dall’altro, di tanto in tanto, decidono di mandare in campo i propri avvocati, facendo appello a giudici e tribunali per far valere i propri diritti.
L’ultima partita, in ordine di tempo, è iniziata qualche giorno fa e trova le sue fondamenta nella solita questione dei brevetti violati. In questo caso è la società finlandese a puntare il dito contro il colosso statunitense, e sul banco degli imputati vi sono due prodotti di punta di Cupertino: il celeberrimo iPhone e il recentissimo iPad.
Dalla compagnia finlandese giunge infatti un comunicato stampa in cui vengono spiegate le ragioni che hanno portato l’azienda a rivolgersi alla corte distrettuale del Wisconsin: i brevetti violati ammontano a 5, e riguardano alcune tecnologie sviluppate da Nokia per migliorare le performance dei propri dispositivi, soprattutto per quanto concerne la trasmissione dati, grazie alle quali Nokia era riuscita anche ad ottenere una migliore occupazione degli spazi interni degli SmartPhone.
Nokia has been the leading developer of many key technologies in mobile devices. We have taken this step to protect the results of our pioneering development and to put an end to continued unlawful use of Nokia’s innovation.
Sono queste le parole di Paul Melin, General Manager di Nokia, che sottolinea anche come Nokia spenda ogni anno 40 miliardi di euro per portare avanti le proprie ricerche, allo scopo di restare in una posizione di leadership nel settore mobile.
La battaglia tra Nokia e Apple sembra ormai priva di una via di uscita indolore, e porterà sicuramente ad altre accuse e citazioni in tribunale: ciò che maggiormente interessa i clienti è però il confronto sul piano dei dispositivi realizzati, che sicuramente non deluderà le aspettative. L’attesa per il Nokia N8 e l’iPhone 4G cresce di giorno in giorno, e speriamo che le due società cerchino di dare il massimo sotto questo punto di vista.