Il produttore di telefonini Nokia ha adottato una doppia strategia per quanto riguarda il mercato nipponico.
Infatti Nokia, nel giro di pochi giorni, ha comunicato due scelte importanti per quanto riguarda il Giappone.
La crisi economica mondiale, investe ormai ogni settore industriale e la telefonia mobile, per la prima volta, entra anch’essa in recessione.
Per affrontarla la casa finlandese ha scelto una strategia doppia.
Da un lato è intenzionata ad entrare in questo mercato come operatore mobile virtuale, grazie ad accordi commerciali con l’operatore NTT DoCoMo.
In tal senso farà profitti offrendo direttamente il servizio di telefonia mobile, entrando in un mercato in cui non ha mai sfondato come produttore.
Anche se il Giappone è altamente recettivo verso la telefonia mobile, Nokia non è mai riuscita ad entrare a pieno in un mercato dominato da marchi locali come Sharp, Matshushita, Panasonic e NEC.
Dato che la sua quota di mercato si aggira intorno all’1%, Nokia abbandona il mercato nipponico, lasciando solo il brand dei telefonini di lusso Vertu, i cui prezzi oscillano tra i 3.000 e i 100.000 euro, lavorati a mano e con scocche ricoperte da pietre preziose.
Il mercato giapponese è un mercato a sé stante, molto nazionalista nei prodotti e infatti hanno miseramente fallito le proposte commerciali della sudcoreana Samsung e, adesso, anche quelle della finlandese Nokia.