Sebbene sia un accordo nato tra la fine del 2010 e gli inizi del 2011, quello tra Nokia e Microsoft per il passaggio della linea smartphone della società finlandese a Windows Phone 7 potrebbe concretizzarsi compiutamente solo nel corso dei prossimi due anni. Ad annunciarlo è la stessa Nokia, che in un report ufficiale rende chiaramente nota l’intenzione di voler procedere con i piedi di piombo in tale operazione.
Windows Phone 7 è una piattaforma che ha nemmeno un anno di vita, adottata finora da pochi produttori e priva di un ricco curriculum di feedback da parte degli utenti che permetta ai vertici della società di fidarsi ciecamente di quanto realizzato da Microsoft. La transizione verso WP7 sarà dunque graduale, per poter rifinire con cura ogni dettaglio e somministrare in piccole dosi la novità al mercato della telefonia mobile, al fine di saggiare le reazioni e gli eventuali effetti indesiderati che potrebbero dare il colpo di grazia al gruppo finlandese.
Passare da una piattaforma dall’indiscusso successo (ma di futuro del tutto incerto) come Symbian ad un qualcosa di nuovo come Windows Phone 7 significa muoversi in un campo minato ove una mossa sbagliata può costare importanti perdite in termini economici. Tra i principali dubbi di Nokia v’è soprattutto la possibilità di riuscire ad offrire qualcosa di nuovo all’utenza differenziando i propri prodotti da quelli della concorrenza tramite alcune personalizzazioni e modifiche alla piattaforma. Per riuscirci c’è bisogno però degli sforzi congiunti dei due gruppi in gioco, che dovranno trovare il giusto equilibrio per creare un team di lavoro che possa portare una ventata d’aria nuova in Finlandia e permetta a Microsoft di poter ritenere un successo l’accordo con Nokia.
Dal report emergono inoltre importanti dettagli su alcune delle principali mosse con le quali Microsoft e Nokia prepareranno l’arrivo dei nuovi smartphone WP7: nell’accordo tra i due gruppi rientra anche la suite Office, che potrà avere nei terminali finlandesi una nuova via verso il settore mobile; le due società lavoreranno in simbiosi condividendo conoscenze e tecnologie, ciascuna nel proprio settore di competenza, con Nokia che varerà una nuova divisione appositamente realizzata per facilitare il passaggio a WP7; Silverlight sarà poi uno dei perni dell’intera piattaforma, relegando a Java un ruolo marginale nell’economia del sistema operativo.
Due anni sono tuttavia un’infinità in un mondo dalla rapidissima evoluzione come quello mobile: nei prossimi 24 mesi la concorrenza non starà certamente alla finestra in attesa dell’ingresso in campo del binomio Nokia-Microsoft, ma continuerà a sviluppare nuove soluzioni e tecnologie per rosicchiare ulteriori fette di mercato. Il trend negativo fatto registrare da Nokia negli ultimi anni potrebbe subire una drastica accelerazione verso il basso nel caso in cui i lavori dovessero procedere a ritmi troppo lenti. Le previsioni parlano infatti di 150 milioni di dispositivi venduti nei prossimi tre anni, che a fronte dei 100 milioni di pezzi venduti da Apple con i modelli di iPhone comparsi dal 2007 ad oggi non lasciano sperare nulla di buono, soprattutto considerando anche la costante crescita dell’esercito Android.
Due anni per chiudere la convergenza tra Nokia e Microsoft, quindi, ma soltanto pochi mesi per iniziare a tastare il polso del mercato: entro la fine del 2011 i primi device potrebbero vedere la luce e nel 2012 il valore pieno dell’alleanza potrà essere sviluppato in piena concorrenza con i due poli dominanti ed identificati in Apple e Google.
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