Mentre il digital divide rimane tutt’oggi un problema irrisolto per una percentuale non trascurabile di comuni italiani, ancora esclusi dalla reale fruizione della banda larga, Nokia e Siemens hanno unito le loro forze per dare vita a nuove tecnologie di trasmissione dati che, nei prossimi anni, promettono di spingere la velocità delle linee fino a 100 Mbit, contro i 20 di quelle attualmente più performanti.
VSDL (Very High Digital Subscriber Line), questo l’acronimo di quella che, se realmente troverà un’applicazione pratica, potrebbe rappresentare la prossima rivoluzione in ambito informatico.
Recenti studi dimostrano che, nonostante i costi per l’installazione e il mantenimento di strutture adibite alle trasmissioni wireless siano meno gravose, operatori e consumatori continuano a preferire l’affidabilità delle tradizionali reti fisse, tanto che entro il 2013 si passerà dagli odierni 400 milioni di utenze europee ad oltre 700 milioni.
Va precisato che, i 100 Mbit promessi dalla joint-venture Nokia Siemens sono da considerarsi riguardanti un flusso di dati simmetrico, pari quindi sia in upload che in download.
Tornando a focalizzare l’attenzione sul panorama attuale sorge spontaneo chiedersi se, prima di impegnare denaro e risorse in avveniristiche ricerche di questo tipo, non sia il caso di rafforzare e ottimizzare le infrastrutture già esistenti.