Nokia: è stata realizzata la prima telefonata con audio immersivo 3D

Chiamate con audio spaziale: il test del nuovo codec Nokia ha dato risultati stupefacenti
Nokia: è stata realizzata la prima telefonata con audio immersivo 3D
Chiamate con audio spaziale: il test del nuovo codec Nokia ha dato risultati stupefacenti

Nokia ha presentato una novità che probabilmente stravolgerà il modo di fare telefonate: l’audio spaziale 3D. Questa tecnologia, mira a rendere le chiamate più realistiche e di conseguenza immersive rispetto alle normale chiamate telefoniche. L’idea alla base di questa innovazione Nokia è molto semplice: basta immaginare di parlare con qualcuno che sembra essere di fronte a noi, grazie a un suono 3D spaziale, non un vecchio e stantio mono.

Nokia Spatial Audio

Le potenzialità dell’audio spaziale sono enormi, se la comunicazione “one to one” acquisterà una nuova dimensione, immaginate cosa possa essere in termini di “leggibilità” una conference call in cui le voci dei partecipanti arrivano da posizioni diverse facilitando quindi la loro riconoscibilità. La qualità più importante del codec 3GPP IVAS  utilizzato per l’audio spaziale è che è già disponibile, non richiede nessun nuovo hardware ne reti di nuova generazione. Il test è stato infatti effettuato con un Pixel su rete 5G attuale, segno che non si sta parlando di una innovazione pensata per i prossimi standard delle telecomunicazioni, ma che fa il paio, comunque, con il 5G Advanced, che vedrà il debutto nel corso del prossimo anno e che darà un ulteriore accelerazione alle velocità di connessione. In attesa del 6G che arriverà tra circa dieci anni.

La spinta forte alla base della ricerca Nokia è che se il codec diventasse lo standard per le chiamate e le conference call (tanto per fare un esempio di uno alternativo alla semplice telefonata) l’azienda finlandese potrebbe trovarsi in una posizione dominante sul mercato, riacquistando presenza e importanza in un settore che l’ha vista scomparire negli ultimi anni, ma che di fatto è nato insieme a lei e a pochi altri player che nel corso degli anni hanno lasciato il posto ai giganti americani e del lontano oriente.

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