Successe pochi mesi fa. Parlando con un responsabile Microsoft (di cui non facciamo il nome poiché non ne abbiamo richiesta a suo tempo debita autorizzazione), suggerimmo quella che ai tempi era una suggestione nostra: avrebbe un senso compiuto vedere Windows Phone 7 su un terminale Nokia, prima o poi? La risposta ricavata fu un misto di parole, sguardi e sensazioni. Il dott. Cal Lightman avrebbe probabilmente avuto molto su cui lavorare in quel frangente, ma anche senza essere esperti di micro-espressioni facciali la risposta sembrava scaturire con somma evidenza: “perché no, magari!”.
Il silenzio immediato era il frutto dell’imbarazzo per una domanda che sembrava tirar effettivamente fuori qualcosa di vero o comunque di verosimile. Poi l’imbarazzo è scivolato sulle espressioni verbali, per portare in forma intelleggibile una semplice previsione di più ampio respiro: «secondo noi nel lungo periodo c’è spazio soltanto per 3 grandi piattaforme». Oggi che un documento interno Nokia parla di una piattaforma ormai andata a fuoco, fare uno più uno diventa cosa logica e scontata.
A suo tempo, parlando con quel responsabile Microsoft, trapelava chiaramente l’idea di un desiderio. Per Microsoft, infatti, sposare Nokia sul mobile significherebbe consentire a Windows Phone 7 di compiere un grande balzo in avanti con la possibilità di portare sul mercato, finalmente, un device di altissimo livello con il quale presentarsi all’utenza a testa alta. I dubbi sono invece sulla controparte, perché per sposare WP7 il gruppo europeo deve rinunciare anzitutto a MeeGo, a Symbian, ad anni di investimenti. Probabilmente serve anche mettere da parte l’orgoglio e tutto ciò non per avere in cambio una certezza, ma soltanto una promessa. Forse, addirittura, soltanto un impegno.
Sposare un device Nokia al sistema operativo WP7, però, significherebbe almeno una promessa di reciproco supporto nella buona e nella cattiva sorte: due grandi nomi che combattono per uno stesso obiettivo potrebbero significare un forte scossone al mercato e, rimanendo alla metafora dell’incendio utilizzata da Stephen Elop, saltare nelle acque gelide in compagnia sarebbe quantomeno di conforto reciproco.
La convinzione espressa da Microsoft è comunque molto chiara: se c’è spazio per 3 sole piattaforme, e dando ormai per assodati gli spazi occupati da iOS e Android, Nokia e Microsoft hanno soltanto due possibilità, cioè sfidarsi o collaborare. Se Nokia intenderà sfidare Microsoft (con cui però ha già in atto importanti collaborazioni), allora potrebbe sposare Android o trovare vie alternative ad oggi però poco ipotizzabili; se invece intenderà spalleggiare Microsoft, allora troverà nella parte opposta un sicuro tappetino rosso davanti alla porta
Usando un piccolo esercizio di fantasia, si potrebbe a questo punto immaginare un ipotetico device dual-core con doppia fotocamera; sistema operativo WP7 e mappe Nokia; integrazione social con Facebook e Xbox Live; un esordio negli smartphone ed un futuro nei tablet. La qualità Nokia e l’ambizione Microsoft, assieme, per convincere gli sviluppatori e gli utenti a scommettere sul terzo incomodo. I carrier farebbero salti di gioia, del resto, e potrebbero partecipare alla festa contribuendo al progetto con le proprie offerte.
Entro le prossime 48 ore Stephen Elop chiarirà a tutti i progetti che ha pensato per la propria azienda. A quel punto capiremo meglio se quel che abbiamo udito quella volta, in Microsoft…