Con un secco comunicato stampa Nokia ha fatto sapere al mondo di aver intentato una causa legale contro Apple che, secondo l’accusa, avrebbe infranto circa una decina di brevetti riguardanti le tecnologie GSM, UMTS e WLAN. Tali tecnologie sarebbero state utilizzate nella progettazione e costruzione del primo iPhone e dei modelli successivi.
Le tecnologie in questione, si legge nel comunicato, sono utilizzate da molti tra i maggiori produttori di telefonia mobile che, a differenza di Apple, pagano per lo sfruttamento della proprietà intellettuale altrui. Nokia ha investito circa 40 miliardi di euro negli ultimi 20 anni per la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie di cui Apple pare essersi appropriata senza averne il minimo diritto.
Ecco cosa recita la parte più importante del comunicato stampa di Nokia:
ten patents related to GSM, UMTS, and WLAN standards that Nokia states they established after investing more than EUR 40 billion in R&D over the last 20 years. Nokia stated that they have successfully entered into license agreements including these patents with approximately 40 companies, including virtually all the leading mobile device vendors, allowing the industry to benefit from Nokia’s innovation.
La posizione di Nokia è chiara e ora si attende la risposta mediatica, prima che legale, di Apple nei confronti di questa vicenda. Pare strano, infatti, che un produttore come Apple, sempre in primo piano a difendere i propri brevetti, possa appropriarsi della proprietà intellettuale altrui in questo modo.
Sarà dunque interessante scoprire come andrà a finire questa diatriba tra “big” della comunicazione mobile oltre a capire come Apple sia riuscita ad implementare in iPhone ben 10 brevetti riguardanti le tecnologie GSM, UMTS e WLAN che Nokia ha sviluppato in ben 20 anni di ricerche.