Quando Stephen Elop assunse la guida di Nokia, circolò la voce per cui il nuovo CEO avrebbe descritto il gruppo come una piattaforma infuocata in mezzo al mare, dalla quale fuggire buttandosi nel buio nella speranza di poter trovare un salvagente. La nuova trimestrale di cassa del gruppo sembra dare definitivamente ragione a Stephen Elop sotto due punti di vista: la piattaforma in fiamme sta effettivamente bruciando il vecchio impero che il gruppo si era guadagnato, ma nel frattempo un salvagente sembra essere stato trovato. Ed è un salvagente che si chiama Lumia.
Una caduta verticale delle vendite dei cosiddetti “telefonini” ha determinato per l’azienda una drammatica erosione degli introiti. Nulla di nuovo, nulla di inatteso, ma qualcosa di estremamente significativo nel quadro del tramonto di un impero. Tuttavia le cattive notizie hanno trovato un immediato supporto nelle notizie più positive che poco alla volta (troppo a rilento, secondo i più critici) iniziano ad arrivare sul fronte Windows Phone: la serie Lumia ha raggiunto un nuovo record di vendite e, sebbene i numeri assoluti siano ancora deficitari rispetto alle necessità dell’azienda, una buona notizia è tutto quel che serve per rilanciare la speranza.
Nokia ha venduto complessivamente in un trimestre 5,6 milioni di Lumia, in crescita rispetto ai 4,4 milioni del trimestre precedente ed in linea rispetto alle aspettative. La crescita non è sufficiente a controbilanciare la caduta dei telefonini tradizionali, le cui vendite cadono del 30% sul trimestre precedente ed i cui introiti cadono del 20% anno su anno. Notizie di questo tipo comportano una immediata caduta a Wall Street nelle trattative pre-market, ma non cancellano l’aspetto che più interessa il futuro dell’azienda: Nokia è giunta a quota 19,9 milioni di Lumia venduti ed il prossimo rilancio nutrirà giocoforza la speranza di poter prolungare il trend positivo fin qui acquisito.
Nokia oggi si regge su tre canali di prodotto in ambito telefonia: gli smartphone Lumia, gli smartphone Asha ed i telefoni Symbian. Con questi ultimi in caduta libera e con i secondi a fare da ponte tra il passato ed il futuro dell’azienda, la serie Lumia è invece il cuore pulsante delle strategie del gruppo. Strategie che, evidentemente, stanno funzionando. La lentezza con cui i Windows Phone si impongono sul mercato è però motivo di preoccupazione poiché l’azienda non ha tempo da perdere: la serie Lumia dipende in modo diretto dai passi avanti che Microsoft sarà in grado di far compiere al proprio sistema operativo. In attesa di un eventuale tablet, chimera che più volte si è palesata sull’orizzonte di Nokia, saranno il Nokia Lumia 920 ed i suoi successori a dover proseguire la strada fin qui percorsa da chi, circondato dalle fiamme virtuali della concorrenza, si è gettato nel futuro con coraggio e senza grosse alternative a disposizione.