Nokia smetterà di vendere cellulari sul mercato giapponese, ad esclusione del segmento di lusso Vertu. La più grande azienda produttrice di dispositivi cellulari aveva nei mesi scorsi annunciato di voler tagliare i costi in previsione di una compressione del mercato dei telefonini determinata dalla crisi economica mondiale e resasi più acuta negli ultimi mesi.
Contemporaneamente, Nokia si prepara a diventare in Giappone un operatore mobile virtuale (MVNO). L’azienda finlandese lancerà il suo servizio nella prossima primavera; questa mossa intensificherà la concorrenza tra gli operatori del Paese del Sol Levante. Sembra a tal proposito che Nokia voglia utilizzare le linee del più grande operatore mobile giapponese, NTT Docomo.
Nokia non è mai riuscita ad ottenere grandi successi nel mercato giapponese. Pur essendo questo uno dei quattro paesi del mondo dove i telefoni cellulari sono più diffusi, Nokia non è mai riuscita davvero a competere con i sofisticati dispositivi autoctoni. La multinazionale finlandese, infatti, controllava ad oggi meno dell’uno per cento del mercato, che è invece saldamente nella mani di Sharp, Matshushita e NEC.
In un paese dove 85 persone su 100 possiedono un cellulare, Nokia sceglie di tentare la strada dei prodotti di lusso, concentrandosi sulla promozione dei suoi modelli Vertu. I modelli di questo brand hanno un prezzo che parte dai 3.000 euro fino a superare i 100.000 euro; il costo è giustificato dalla presenza di pietre preziose incastonate nella scocca, e dal fatto che tutti i modelli sono assemblati a mano. Oltre alla diffusione di telefoni di alta fascia, Nokia continuerà a considerare il mercato giapponese un ottimo luogo dove testare e sviluppare le nuove tecnologie.