In occasione dell’incontro tra il management Nokia e gli azionisti del gruppo a Helsinki, non sono state poche le voci di protesta che si sono levate nei confronti di Stephen Elop. La buona notizia per il CEO del gruppo è che la protesta non è tanto rivolta al suo ruolo, evidentemente promosso in virtù della bontà del risanamento messo in campo, quanto nei confronti della sua scelta senza appello di sposare con i Nokia Lumia il sistema operativo Windows Phone invece di Android per il futuro dell’azienda.
Da più parti vengono raccolte le impressioni di azionisti che, guardando indietro alla scelta operata nel 2011, ipotizzano la necessità di cambiare direzione prima che sia troppo tardi. Sebbene Nokia sia scampata in tempo dal crollo inesorabile di Symbian, ora arranca nella ricerca di nuove soluzioni e dagli azionisti giunge una richiesta di spiegazioni che vada oltre le semplici buone intenzioni: «il team che guida l’azienda sta facendo del suo meglio, ma è chiaro che ciò non basti. […] La strada per l’inferno è fatta di buone intenzioni. Vi preghiamo di cambiare strada».
A tal proposito, però, Stephen Elop si dimostra irremovibile: la scelta di passare con i Nokia Lumia al sistema operativo Windows Phone ha iniziato soltanto ora a dare i primi risultati incoraggianti e sebbene il ritorno nelle posizioni che contano possa rivelarsi ancora lungo e tortuoso, è visto dal top management come l’unico in grado di dare una vera prospettiva di lungo periodo. L’opzione Android, insomma, sebbene ciclicamente rivangata come alternativa percorribile, viene ancora una volta scartata.
Sebbene ad oggi la guerra tra i top player sia una battagli a perdere, in prospettiva c’è ancora la possibilità di trovare interessanti sacche di mercato sulla fascia bassa del mercato: il prossimo annuncio di nuove unità Asha in India e nel continente asiatico potrebbero configurare nuove opportunità nei mercati emergenti, ove il prezzo medio per l’accesso agli smartphone è più basso e dove Nokia può partire alla pari con tutti. La scelta di un nuovo responsabile per il mercato cinese sembra essere un chiaro segno: Erik Bertman, nuovo general manager del gruppo oltre la Grande Muraglia, avrà la responsabilità di presentare Nokia al più vasto mercato orientale, nella speranza di poter conquistare una nicchia che in prospettiva potrebbe diventare golosa opportunità di rilancio.