Comes With Music è l’iniziativa che vede collaborare Nokia e Universal Music Group per offrire la musica dell’etichetta da scaricare liberamente per chi acquistata gli appositi cellulari Nokia, un servizio senza sovrapprezzo ma che, si scopre ora, Nokia paga. E decisamente non poco.
In sostanza la società finlandese versa intorno ai 30 dollari a telefono alla Universal per l’abbonamento di un anno di quella SIM al servizio di download musicale. Servizio che, nonostante inizialmente promettesse di consentire il download di tutte le tracce dell’archivio musicale dell’etichetta, in realtà precisa trattarsi di un catalogo con “gran parte” di quella musica.
Non solo. La “gran parte” della musica Universal che l’etichetta ha deciso di far scaricare agli utenti Nokia è rigidamente protetta da DRM che ne vincolano l’uso al solo telefono in questione (con un possibile sovrapprezzo da pagare per chi voglia mettere la musica acquistata su CD) e se l’utente alla fine dell’anno non rinnova l’abbonamento (con costo a suo carico) le tracce acquistate diventano illeggibili.
La Nokia voleva replicare il successo del modello economico dell’iPod che lega un device ad un negozio musicale, facendo sì che i costi dell’uno e dell’altro si compensassero a vicenda, ma il sistema dei DRM troppo stretto e il costo decisamente troppo elevato che l’azienda non vuole far gravare sui clienti potrebbero rappresentare un peso oltremodo gravoso per il progetto. Se infatti un simile accordo dovesse comprendere altre etichette il costo per Nokia potrebbe superare i 100 dollari per telefono.
Non è chiaro dunque quanto possa portare avanti questo modello e fino a che livello, se pur in perdita alla casa di telefoni convenga comunque mettere un piede in questo settore e se la Universal pensi di trarre utilità dal vendere musica vincolata sui cellulari e libera su Amazon.