Nokia, leader mondiale nella produzione di apparecchi per la telefonia mobile, ha annunciato l’esistenza di piani societari per ridurre la propria forza lavoro di circa 1.700 unità, equivalenti a quasi il 3% delle risorse umane complessivamente presenti ad oggi nelle strutture aziendali.
Di questi 1.700 lavoratori, ben 700 sono le risorse umane che verranno messi in esubero nelle strutture finlandesi, con un migliaio di dipendenti che saranno invece invitati a lasciare il proprio posto all’interno delle varie unità dislocate in Europa, Asia e Nord America.
A subire questo snellimento negli organigrammi dovrebbe essere la sola divisione che gestisce uno dei core business dell’azienda, incaricata di produrre e distribuire i cellulari a marchio Nokia.
Se il piano dovesse tramutarsi in realtà, questo significherebbe, per Nokia, la più grande riduzione della forza lavoro della sua storia recente.
Il programma di esuberi, si osserva infine, non è affatto giunto come una sorpresa, visto e considerato che già diverse settimane fa la compagnia affermò l’esistenza di un piano di riduzione delle spese pari a circa 700 milioni di euro entro la fine del prossimo anno, equivalente a oltre il 10% dei costi complessivi.