Nei giorni passati è spuntata una nuova ipotesi relativa a Nokia: un prossimo device basato su Android. La fonte è il Guardian, che riporta rumor provenienti da ignoti ma affidabili insider. L’ipotesi è durata però poche ore: Nokia ha smentito con forza questa possibilità, sbandierando nel contempo tutto il proprio credo nelle qualità del sistema operativo Symbian.
«Non c’è assolutamente nulla di vero in questa storia»: così Nokia ha mandato in fumo le teorie del Guardian. E passa poi al contrattacco: «Tutti sanno che Symbian è la nostra piattaforma preferita per i device mobile avanzati». Una frase, poche parole e l’orizzonte cambia radicalmente: non un gruppo arrendevole e pronto a salire sul carro di Android, sposando il proprio hardware con il software prodotto a Mountain View, ma un’azienda decisa a mettere a frutto gli investimenti compiuti nel recente passato proprio per sviluppare e far crescere il sistema operativo prodotto in casa.
Symbian non è certo il pezzo forte di casa Nokia. Ciò nonostante è il sistema operativo più presente sul mercato poiché fido accompagnatore del dominio Nokia degli anni passati. Molto, però, è cambiato: gli smartphone si stanno imponendo, il touchscreen ha cambiato interfacce ed interazione, e Nokia è giunta in ritardo all’appuntamento trovandosi oltretutto tra i piedi un sistema operativo sul quale gran parte dei partner non voleva più investire. La soluzione è stata pertanto radicale: l’acquisto delle quote altrui per poi concedere l’uso gratuito del software ai produttori che intendono avvalersene. Il mercato si sposta pertanto sulle applicazioni ed il modello di business va a porsi in similitudine e contrapposizione proprio con quell’Android che si è voluto affiancare al brand Nokia.
Il punto di maggior vicinanza tra le due parti è in Linux. Nokia, infatti, ha una propria piattaforma open source (Maemo) pensata per piccoli tablet. Nell’ipotesi di un nuovo dispositivo sviluppato a braccetto con Intel, però, proprio Maemo dovrebbe occupare lo spazio disponibile ed anche in questo frangente il matrimonio con Android non dovrebbe avvenire. Nokia, anzi, ha identificato nelle librerie Qt il ponte tra Symbian e Maemo, rendendo così più semplice lo sviluppo di applicazioni comuni per entrambe le piattaforme.
Mentre Sony Ericsson investe su Rachel, dunque, Nokia investe su sé stessa e lo urla ad alta voce: Android non fa parte dei piani del gruppo finlandese.