Nokia ha avviato un programma di sostituzione per una serie di caricabatterie fallati che, in condizioni particolari, potrebbero comportare guai seri per l’utilizzatore finale. Sebbene al momento non siano stati riscontrati incidenti, il gruppo si porta avanti segnalando la disfunzione, mettendo a disposizione un servizio di sostituzione gratuita e fornendo tutte le informazioni necessarie per capire lo stato di pericolosità del caricatore in possesso. Il richiamo coinvolge qualcosa come 14 milioni di unità finora immesse sul mercato.
In concomitanza con l’annuncio ufficiale, Nokia ha predisposto un sito web sul quale verificare con dovizia di particolari l’eventuale pericolosità dell’attrezzatura in uso. Il sito è disponibile in varie lingue e, con le immagini allegate, chiarisce come verificare l’eventuale interesse del programma. Spiega il gruppo: «Nokia ha constatato che le cover in plastica dei caricabatterie interessati potrebbero allentarsi e separarsi, mettendo in mostra i componenti interni del caricabatterie e causando un potenziale pericolo di scossa elettrica nel caso in cui alcuni componenti interni vengano toccati mentre il caricabatterie è inserito in una presa attiva».
Il sito dettaglia inoltre i caricatori difettosi e le modalità con cui è stato possibile accedere agli stessi: «I caricabatterie interessati sono quelli prodotti da BYD tra il 15 giugno 2009 e il 9 agosto 2009, con i seguenti tipi di modelli: AC-3U, AC-3E e quelli prodotti da BYD tra il 13 aprile 2009 e il 25 ottobre 2009, con il modello AC-4U».
Dettagli sui caricatori Nokia difettosi
«È stato organizzato un programma di sostituzione per tutti i mercati nei quali sono stati venduti i caricabatterie interessati. Per ridurre il disagio dei nostri clienti, la sostituzione avverrà a livello di paese». Per accedere al programma di sostituzione è sufficiente compilare il modulo sull’apposita pagina e seguire le indicazioni successive.
Il guaio sembra peraltro chiudere un intero capitolo: stanno per arrivare i caricabatterie universali ed è auspicabile che l’omologazione delle produzioni porti ad un innalzamento della sicurezza come elemento imprescindibile nella concorrenza tra i produttori.