«Scusa, dovrei rispondere, mi sta vibrando il tatuaggio». Come ogni brevetto, anche l’ultimo registrato da Nokia sembra configurare più che altro un orizzonte fantascientifico, ma nulla può ormai stupire nell’ottica di quello che è l’odierno ritmo dell’innovazione tecnologica. Ed anche un tatuaggio che avverte di una chiamata, un SMS o una notifica in arrivo non può a questo punto stupire.
Nokia intanto si è portata avanti ed ha brevettato l’idea. Il tatuaggio è una delle derive a cui si potrebbe giungere, probabilmente la più estrema ed affascinante, ma il gruppo si accontenterebbe anche soltanto di semplici badge removibili da apporre sulla pelle per ottenere il medesimo effetto. L’obiettivo sarebbe chiaramente quello di limitare la distanza tra il dispositivo mobile a disposizione ed il proprio corpo, annullando di fatto la necessità di un alert acustico per gli avvisi e limitando ad una vibrazione induttiva le segnalazioni che il device invia all’utente.
Come? Composizioni ferromagnetiche nell’inchiostro e campi magnetici induttivi possono riprodurre l’effetto con sufficiente facilità, peraltro consentendo anche effetti particolari per distinguere quale sia il tipo di segnalazione che si riceve.
L’utilità è tanto evidente quanto lo sono gli effetti collaterali. Un tatuaggio in grado di vibrare consentirebbe infatti la ricezione delle notifiche anche in luoghi o situazioni che impediscono di fatto l’utilizzo di suonerie, ma al tempo stesso un tatuaggio è per sempre e con esso le funzionalità che in questo caso si porta appresso nel caso di vicinanza con campi magnetici in grado di attivarne la ricettività.
Il brevetto 20120062371 è comunque nel frattempo registrato presso l’USPTO. Poi, in futuro, si vedrà quanto e se possa essere utile.