Lo aveva preannunciato Stephen Elop pochi giorni fa, lo confermano i numeri diramati dall’azienda oggi: il primo trimestre del 2012 per Nokia è stato negativo. E molto: il colosso finlandese ha infatti registrato perdite per 1.3 miliardi di euro, nonostante le vendite dei Windows Phone della famiglia Lumia non stiano andando male. Tale cifra riguarda le perdite operative di Nokia, mentre le perdite nette si sono assestate sui 590 milioni di euro, a causa di svariati fattori.
Le vendite di terminali mobile sono crollate del 40% rispetto ad un anno fa, nonostante il mercato della telefonia mobile continui a registrare cifre più che positive. Nello specifico, il volume d’affari della casa finlandese dal punto di vista delle vendite è giunto a 7.35 miliardi di euro, grazie ai 12 milioni di smartphone e agli oltre 80 milioni di telefoni cellulari immessi in commercio nei primi tre mesi di quest’anno: la variazione rispetto al semestre precedente, negativa, è di 26 punti percentuali.
«Stiamo navigando attraverso una significante transizione societaria in un ramo dell’industria che continua ad evolversi e a mutare rapidamente» ha dichiarato Elop, CEO dell’azienda finlandese. «Nell’ultimo anno abbiamo fatto progressi nella nostro nuova strategia, ma abbiamo affrontato sfide più ardue di quanto potessimo aspettarci». Una su tutte, la sfida Windows Phone, la quale per il momento sta restituendo a Nokia risultati sicuramente non negativi, soprattutto negli Stati Uniti, senza tuttavia rappresentare quell’iniezione di carburante necessaria al motore della società per imprimere quella svolta decisiva che gli azionisti attendono da lungo tempo.
La strategia futura di Nokia continuerà dunque a puntare sulla famiglia Lumia, senza tuttavia tralasciare prodotti di sicura importanza per l’economia della società quale ad esempio la linea dei dispositivi S40, la quale a detta di Elop sarà rinnovata. Il gruppo finlandese promette inoltre di avere intenzione di spostare la competizione anche sul piano economico, proponendo prodotti facilmente accessibili in tal senso da un’ampia platea di utenti.