Il produttore di telefonia mobile Nokia ha vinto un altro round contro il produttore statunitense di chip Qualcomm: ad annunciarlo sono le stesse società dopo essersi appellate al giudizio del Comitato per il Commercio Internazionale (ITC) degli Stati Uniti.
La vicenda trova il suo inizio nel giugno 2006, mese nel quale la società di telecomunicazioni ha accusato Nokia di aver infranto alcuni suoi brevetti all’interno di alcuni apparecchi che utilizzavano i protocolli GSM, GPRS e EDGE. Il 12 dicembre arriva il verdetto tramite le parole del giudice federale Paul J. Luckern: Nokia non ha infranto o violato i brevetti rivendicati da Qualcomm. Alla soddisfazione del produttore finlandese si somma il desiderio di rivincita da parte di Qualcomm, il quale presenta ricorso affinché il verdetto venga riesaminato.
L’ITC ora conferma la decisione intrapresa a dicembre da Luckern, ritenendo non ci sia alcuna necessità di rivedere ciò che il giudice ha già stabilito. Grande soddisfazione da parte di Nokia, la quale ha dichiarato: «la strategia di Qualcomm di portare avanti denunce contro Nokia in tutto il mondo continua ed essere respinta. Inoltre, la decisione dell’ITC rafforza l’impressione che Qualcomm non possegga brevetti GSM poi così importanti».
Il produttore statunitense non ha ancora dichiarato se intende ricorrere o meno nuovamente in appello.