Forse era troppo avanti per i tempi, forse troppo indietro con la tecnologia. Ancora non si è trovata la formula per generare un flop perfetto.
Con il cordless Fido nel 1997 la Telecom se non raggiunse il flop perfetto, quantomeno ci andò molto vicino.
L’idea era quella di far diventare il proprio telefono di casa un “senza fili” e “senza pareti” da portare in giro per tutta la città. Le telefonate venivano deviate dalla base casalinga del telefono sul cordless trasformandolo in un cellulare. Una trentina le città italiane a fare da campione.
In effetti era stato proposto proprio come “alternativa” alla telefonia cellulare. Il sistema era quello D.E.C.T., che sta per “Digital Enhanced Cordless Telecommunication”, una “tecnologia di accesso radio” che lavora tra i 1880 e i 1900 Mhz permettendo di connettere un terminale ad una rete di telecomunicazione.
La Telecom si era lanciata sulla licenza Dect investendo più di 1.000 miliardi, erano ancore lire e soldi pubblici, ma i soli 150.000 abbonati al servizio decretarono un clamoroso fallimento che si consumò definitivamente nel 2001 con il ritiro di Fido.
Tra i maggiori problemi che il sistema presentava c’era l’impossibilità di parlare in movimento, la scarsa copertura della rete negli interni, e i costi, paragonabili a quelli dei cellulari che però garantivano una maggiore affidabilità e un miglior segnale.
Insomma Fido è stato rapidamente catturato dall’accalappia flop e se avete avuto la breve, ma intensa, emozione di possederlo, mandatemi una foto, grazie.
Perché non l’ho trovata nemmeno su eBay, che è tutto dire.
Una domanda: Qual è stato il successore di Fido?