Chi non ha un profilo su Facebook è sospetto e considerato dai tedeschi come un possibile “assassino di massa“. Sono gli esperti tedeschi ad aver formulato questa peculiare teoria, riportata in un articolo del Tagess Spiegel, i quali hanno portato all’attenzione vari esempi come quello del norvegese Anders Breivik, autore della strage di Oslo, e dell’americano James Holmes, autore della strage di Denver mascherato da batman.
Tutti e due non hanno infatti un profilo su Facebook e su Internet hanno immesso pochissime informazioni sul proprio conto. I tedeschi quindi credono che chi non vuole apparire su Facebook e sul Web in generale è perché abbia qualcosa da nascondere, per questo viene considerato come sospetto. Peccato che sul social network più popolare al mondo vi siano moltissimi gruppi che inneggiano al terrorismo, quindi l’idea che una persona che non è “social” sia un potenziale assassino di massa ha dell’incredibile.
C’è infatti ancora oggi molta gente che desidera non iscriversi a Facebook perché lo trova magari un rischio per la tutela della propria privacy, o perché non vuole usare Internet per tenersi in contatto con amici e parenti, o per altri motivi.
Gli esperti consideravano Breivik un outsider del social network, e secondo il quotidiano tedesco è strano che i giovani non condividano sulla rete fotografie, stati d’animo ed emozioni. Lo psicologo Richard E. Bélanger spiega che «ormai internet è diventato una componente fondamentale della nostra vita ed è probabile che le amicizie virtuali conducano ad aumentare la consapevolezza di sé e a provare emozioni positive». Voi che ne pensate?