Il “piccolo” database emerso ieri era solo la punta dell’iceberg. In realtà gli indirizzi Hotmail comparsi in rete con tanto di password erano soltanto una piccola parte di uno schema di phishing ben più ampio che avrebbe coinvolto anche Gmail, AOL e Yahoo.
Migliaia di indirizzi (una valutazione precisa non è possibile, ma si tratta comunque di varie decine di unità) sarebbero pertanto stati violati. Google ha annunciato un reset forzato delle password, costringendo gli utenti a modificare la propria per evitare che malintenzionati possano approfittarsene per reperire contenuti o inviare spam ulteriore.
La situazione appare confusa, ma di un certo rilievo. Maggiori aggiornamenti nelle prossime ore, in attesa che i gruppi coinvolti riescano a far chiarezza.
Per ora, un semplice consiglio: di fronte a qualunque sospetto, o per semplice scrupolo, è utile cambiare immediatamente la password della propria casella di posta.