Otto utenti della Rete su dieci non sono interessati alle news a pagamento online. A rivelarlo è una recente ricerca condotta nel Nord America dalla società di rilevazione Forrester, che ha condotto un’indagine statistica per valutare l’orientamento dei lettori di giornali e riviste online dinanzi all’ipotizzata introduzione di nuovi sistemi a pagamento per l’accesso ai contenuti di informazione. Un campanello di allarme per gli editori, colpiti dalla crisi e da una sensibile contrazione degli investimenti pubblicitari, alla ricerca di nuove soluzioni per rimettere in sesto i conti delle proprie attività online.
Alla domanda «Se i siti web dei giornali e delle riviste che leggi di solito non fossero più gratuiti, come preferiresti pagare per accedere a tali contenuti?» l’80% degli intervistati ha optato per la risposta «Non accederei a tali contenuti se mi fosse richiesto di pagarli». Otto intervistati su cento hanno invece affermato di essere interessati a un sistema di pagamento in abbonamento, tale da garantire l’accesso a tutti i contenuti, mentre un altro 8% ha affermato di preferire una soluzione a pagamento in grado di coniugare la ricezione della versione stampata del giornale, della edizione online e della versione per dispositivo mobile. Infine, il 3% ha dichiarato di essere interessato a un sistema per il pagamento dei singoli articoli letti.
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Gli analisti di Forrester hanno poi chiesto agli intervistati di indicare il proprio canale distributivo preferito nel caso di una totale estinzione delle tradizionali edizioni su carta. Il 37% ha dichiarato di preferire l’accesso diretto via Web, il 14% un sistema legato al proprio telefono cellulare, mentre l’11% ha indicato la possibilità di leggere tali contenuti sul proprio computer portatile. Un utente su dieci gradirebbe una diffusione tramite email e file PDF, a testimonianza del momento ancora di transizione, mentre solamente il 3% ha dichiarato di essere interessato alle edizioni concepite per i lettori di libri elettronici.
Le differenze sociali e di genere non avrebbero influenzato in maniera significativa le risposte degli intervistati. L’età media degli utenti disposti a pagare per la lettura degli articoli si attesta intorno ai 43 anni, mentre sale a 47 tra coloro che dichiarano di non essere interessati a un sistema a pagamento per l’informazione online.
Secondo gli analisti di Forrester, gli editori dovrebbero mettere a punto una serie di strategie parallele per venire incontro alle diverse esigenze degli utenti. Agli articoli gratuiti, ripagati dagli annunci pubblicitari, potrebbero affiancarsi soluzioni a pagamento (micropagamenti, abbonamenti) per visualizzare i contenuti senza pubblicità e accedere a testi e risorse aggiuntive. Gli editori dovrebbero, inoltre, coinvolgere con maggiore incisività i produttori di lettori di ebook per realizzare nuove sinergie e aumentare gli introiti derivanti dalla vendita dei propri contenuti.
I risultati della ricerca realizzata da Forrester sembrano contraddire in parte gli esiti di un’altra analisi statistica da poco portata a termine dal Boston Consulting Group (BCG), secondo la quale il 48% degli utenti statunitensi sarebbe disposto a pagare per leggere le notizie online. L’indagine è stata condotta non solo negli States, ma anche in alcuni paesi del vecchio continente come l’Italia, dove il 62% degli utenti della Rete avrebbe manifestato il proprio interesse nei confronti di una soluzione a pagamento per l’accesso agli articoli sul Web. Secondo la ricerca, i lettori di notizie online in Italia sarebbero disposti a pagare fino a 7 dollari al mese per accedere ai siti di informazione a fronte dei 3 dollari degli statunitensi.