E’ una notizia del Marzo 2006: il ministero delle comunicazioni offrirà agli operatori VoIP delle numerazioni sotto decade 55 per fornire ai propri utenti servizi mobili di VoIP. Purtroppo (com’era prevedibile) ad oggi non solo non è stato attivato nulla, ma non si è più sentito parlare di queste numerazioni che avrebbero dovuto lanciare il mercato VoIP in italia permettendo agli operatori più piccoli di offrire numerazioni proprie senza rivendere il servizio di terzi o avere la costosissima licenza PATS.
Il perché a mio avviso è facilmente comprensibile: la normativa prevedeva l’assegnazione di archi di numerazione a svariati piccoli operatori, ma prevedeva anche che essi smistassero le chiamate dei propri utenti alle centrali operative di emergenza competenti per territorio, ossia tracciare la locazione geografica dell’utente e instradarlo di conseguenza.
Oltre alla difficile fattibilità della cosa, si pone il problema costi di interconnessione. Quanto costerebbe chiamare un 55 da altri operatori fissi o mobili? Quante persone non chiameranno questi numeri per paura di un nuovo 899 o 166 con tariffe da capogiro?
Aspettiamo se in Italia approderanno mai questi fatidici numeri 55.