Nei laboratori Ford prosegue lo sviluppo delle tecnologie sulle quali l’Ovale Blu baserà la propria offerta di guida autonoma. Oggi, con qualche giorno di anticipo rispetto all’apertura di eventi importanti come il Consumer Electronics Show 2017 di Las Vegas e il North American International Auto Show che andrà in scena a gennaio, l’azienda mostra la nuova generazione di Fusion Hybrid equipaggiata con sistema self-driving.
Il veicolo utilizza la tecnologia progettata internamente e già vista in azione durante i primi test, ma migliora dal punto di vista della potenza di calcolo fornita dal comparto hardware presente a bordo. Il perfezionamento dei sensori, riposizionati in modo da ottimizzarne il funzionamento, consentono alla vettura di avere una visione più dettagliata e precisa dell’ambiente che la circonda. Rinnovato anche il LiDAR, con un design più elegante e un field of vision (campo di visione) maggiormente focalizzato sulle porzioni della strada più importanti: questo permette di impiegarne solo due anziché quattro come in passato, senza compromettere la qualità dei dati acquisiti.
L’obiettivo di Ford rimane quello di portare sulle strade pubbliche le prime self-driving car di livello 4 (ovvero dotate di volante e pedali) entro il 2021, impiegandole per un servizio di ride sharing, dunque dedicandole al trasporto pubblico e contribuendo ad evolvere il concetto di mobilità in ambito urbano in una chiave maggiormente sostenibile e intelligente. Questa la dichiarazione sul progetto che abbiamo raccolto in un’intervista a Don Butler (Executive Director, Connected Vehicle and Services di Ford Motor Company) in occasione di un evento andato in scena nel mese di settembre.
Abbiamo annunciato che nel 2021 produrremo un veicolo a guida autonoma, una sorta di Robotic Taxi Service. Non una vettura che tutti potranno comprare, ma finalizzata ai servizi di trasporto pubblico. Pensiamo che per un po’ di tempo questo tipo di auto non sarà acquistabile da chiunque, per diverse ragioni: innanzitutto per il costo, poi perché vediamo un’opportunità reale e immediata nel loro impiego per il trasporto pubblico. È in questo ambito che si vedranno le prime innovazioni legate alla guida autonoma.