I tre principali produttori di console per videogiochi su scala globale sono da poco coinvolti in una nuova causa legale per la presunta violazione di alcuni brevetti. La società canadese Eleven Engineering ha depositato la propria denuncia presso una corte distrettuale del Delaware, accusando Nintendo, Sony e Microsoft di aver utilizzato senza le dovute autorizzazioni alcuni brevetti per l’implementazione dei control pad senza fili.
Oggetto del contendere sono i brevetti 6.238.289, 6.346.047 e 6.684.062 rispettivamente definiti con le diciture “Radio Frequency Game Controller“, “Radio Frequency Remote Game Controller” e “Wireless Game Control System”, secondo i legali della società regolarmente depositati negli Stati Uniti da Eleven Engineering. Sony è dunque accusata di aver violato le proprietà intellettuali dell’azienda canadese integrando alcune soluzioni contemplate nella documentazione nei controller per la PlayStation 3. Nintendo avrebbe violato i brevetti nella propria console Wii, mentre Microsoft avrebbe utilizzato parte delle specifiche proprietarie per la realizzazione dei control pad della sua celebre Xbox 360.
Stando alle prime informazioni fornite dalla società canadese, i responsabili di Redmond avevano già avviato in passato alcuni contatti commerciali con Eleven Engineering, riconoscendo la proprietà di alcuni brevetti come il numero 6.346.047. Secondo i promotori della causa, Microsoft non avrebbe però messo in campo tutte le misure necessarie per evitare la violazione dei brevetti legati alla tecnologia wireless nei control pad: «Anche dopo aver ricevuto la notifica sui brevetti in questione e il coinvolgimento delle proprie attività, Microsoft non ha assunto le misure necessarie per evitare la violazione dei suddetti brevetti. Microsoft, invece, ha continuato a violare i brevetti in maniera oggettiva e senza ritegno».
Spetterà ora alla Corte distrettuale del Delaware valutare le richieste formulate da Eleven Engineering per tutelare i propri brevetti. I legali della società mirano ufficialmente all’istituzione di un processo vero e proprio dinanzi a una giuria, ma come spesso accade nelle guerre per i brevetti il contenzioso potrebbe risolversi con un accordo tra le parti al di fuori delle aule dei tribunali. Prima di decidere il da farsi, Sony, Nintendo e Microsoft valuteranno l’effettiva natura dei brevetti e le richieste di risarcimento messe in campo dalla azienda canadese.
La nuova iniziativa legale giunge a poche ore di distanza dal rilascio dei primi dati sull’andamento delle tre console sul mercato statunitense nella settimana che comprende il giorno del ringraziamento, solitamente fecondo per lo shopping. Stando alle stime fornite, Nintendo avrebbe venduto circa 550mila unità della propria Wii, cifra che dovrebbe portare le consegne per il mese di novembre oltre quota 1,1 milioni di unità. Una cifra consistente, ma distante dai 2 milioni circa di Wii vendute nel corso del novembre 2008.
Michael Pachter, analista di Wedbush Morgan, stima volumi di vendita intorno alle 700mila unità sia per le console Sony che per le console Microsoft durante l’ultimo mese. Dati non confermati da Microsoft, che per tradizione non fornisce informazioni dettagliate sulle vendite, ma che attraverso un portavoce ha confermato alti volumi di vendita nella settimana del Ringraziamento. Il periodo delle festività ha giovato anche a Sony, che ha registrato un volume di vendita della propria console PS3 pari a 440mila unità.
Per i tre produttori di console si apre ora il cruciale momento dello shopping natalizio, solitamente utile per consolidare le vendite dell’ultimo trimestre dell’anno. Secondo gli analisti, Nintendo potrebbe soffrire una certa saturazione del mercato sul fronte della Wii, ma potrebbe recuperare grazie alla crescita delle vendite delle proprie soluzioni portatili DS e DSi. Nel corso del 2010 la società giapponese dovrà mettere in campo nuove soluzioni per rilanciare le vendite della Wii e non perdere terreno nei confronti dei competitor, determinati a offrire le loro soluzioni a prezzi sempre più competitivi.