Microsoft ha annunciato che Windows Vista godrà, nella versione Enterprise, di una nuova serie di licenze che ne consentiranno la virtualizzazione, cioè l’esecuzione su pc privi di disco rigido. La decisione arriva durante il Microsoft Management Summit 2007, in risposta alle molte richieste che erano andate in questa direzione, richieste soprattutto provenienti da quelle aziende che si trovano a gestire dati sensibili e che per ragioni di sicurezza preferirebbero eseguire Vista su computer privi di una memoria loro.
La virtualizzazione del sistema operativo non è tuttavia un’invezione di Microsoft, bensì una pratica stabilita che consente l’esecuzione di software remoto anche su più di un computer alla volta. I computer client infatti sono connessi tutti quanti direttamente ad un server centrale che monta l’OS in questione e trasmette una sua immagine alla CPU e alla memoria virtuale di ognuno. La novità Microsoft è nella creazione di una licenza d’utilizzo apposita chiamata Windows Vista Enterprise Centralized Desktops che consenta agli amministratori IT di implementare e sperimentare nuove architetture. Una volta pagata la sottoscrizione annuale i clienti potranno installare un numero infinito di copie di Vista per l’utilizzo abbinato all’apparecchio per il quale si è ricevuta la licenza, e potranno farne girare al massimo quattro alla volta.
Una simile richiesta da parte dei data center non deve stupire in quanto quella della virtualizzazione del sistema operativo è una soluzione che sempre di più si sta facendo strada in questo tipo di condizioni di lavoro. Al momento, per ammissione della stessa Microsoft, il target è molto circoscritto e limitato principalmente agli «early adopters».
Ad ogni modo chi vorrà eseguire una copia virtualizzata di Vista avrà comunque bisogno di un software di terze parti per consentire al pc di trovare una copia di Windows nel network e trasmetterlo. A questo proposito Scott Woodgate, direttore del Windows Product Group, ha avuto modo di dichiarare ad eWeek.com che «è una nuovo tipo di esecuzione e stiamo consentendo ai nostri partner OEM di sperimentarla. Ci aspettiamo che alcuni di loro la rendano possibile quanto prima».