Nuova svolta nei pannelli fotovoltaici: perovskiti più resistenti grazie all'allumina

Nuovo studio sulle perovskiti: nanoparticelle di allumina aumentano la resistenza di dieci volte, aprendo nuove prospettive per l'energia solare.
Nuova svolta nei pannelli fotovoltaici: perovskiti più resistenti grazie all'allumina
Nuovo studio sulle perovskiti: nanoparticelle di allumina aumentano la resistenza di dieci volte, aprendo nuove prospettive per l'energia solare.

Dieci volte più resistenti e potenzialmente rivoluzionari: i nuovi materiali sviluppati per i pannelli fotovoltaici potrebbero cambiare il futuro dell’energia rinnovabile. Un team di ricercatori dell’Università di Surrey ha messo a punto un metodo innovativo per migliorare la durabilità delle perovskiti, materiali promettenti che potrebbero sostituire il silicio, ma finora limitati dalla loro fragilità.

Le perovskiti rappresentano una risorsa chiave per l’energia solare grazie alla loro abbondanza e alla capacità di assorbire efficacemente la luce solare. Tuttavia, la loro scarsa stabilità, che li porta a deteriorarsi in pochi giorni, ha ostacolato la loro diffusione su larga scala. La soluzione arriva dall’utilizzo di nanoparticelle di allumina (Al₂O₃), che non solo rallentano il processo di ossidazione intrappolando i composti di iodio, ma formano anche uno strato protettivo che ne aumenta la resistenza.

Nei test condotti in laboratorio, i risultati sono stati sorprendenti: le celle trattate con nanoparticelle di allumina hanno raggiunto una durata di 1.530 ore, superando di gran lunga le 160 ore dei perovskiti tradizionali. Anche se ancora lontani dai 25 anni di vita media delle celle al silicio, questi progressi segnano un passo avanti significativo nel settore.

Hashini Perera, principale autrice dello studio, ha evidenziato come questi risultati rappresentino un cambiamento radicale rispetto a dieci anni fa, quando le perovskiti erano considerate inadatte per applicazioni reali. La continua evoluzione di queste tecnologie potrebbe aprire la strada a soluzioni più economiche e sostenibili per la produzione di energia solare.

Il prossimo obiettivo dei ricercatori sarà testare queste celle in condizioni operative reali, per valutarne la fattibilità commerciale e il potenziale impatto ambientale. Questa scoperta potrebbe rendere i pannelli fotovoltaici più accessibili e competitivi, contribuendo a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e a promuovere un futuro più sostenibile.

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