Nintendo Switch va bene, molto bene. Talmente bene che nel corso del primo anno di permanenza sul mercato il gruppo nipponico si è visto costretto a incrementare i ritmi di produzione della console per soddisfare una domanda andata forse ben oltre le più rosee aspettative. La piattaforma è arrivata a vendere 17,79 milioni di unità a livello globale dal 3 marzo 2017 al 31 marzo 2018, complice anche l’arrivo di titoli molto attesi come le nuove uscite delle serie Zelda e Super Mario.
Il cammino non è stato però del tutto privo di difficoltà: qualcuno ricorderà il problema riguardante i Joy-Con di cui si è parlato subito dopo l’esordio, che ha interessato in particolare quello sinistro. Un difetto legato alla componentistica interna in grado di causare la disconnessione improvvisa durante le fasi di gioco che ha costretto alcuni giocatori a ricorrere all’assistenza, mentre altri hanno optato per un rimedio fai-da-te. Un grattacapo che sembra comunque rientrato, corretto da Nintendo in corsa. L’azienda giapponese sembra in ogni caso avere intenzione di rivedere le periferiche, come dimostra la documentazione pubblicata dalla Federal Communications Commission statunitense e relativa proprio a una nuova versione del controller, rivisitato nella sua parte interna lasciando di fatto inalterato l’aspetto esteriore.
Dovrebbe migliorare soprattutto la gestione del segnale emesso e ricevuto, così da scongiurare definitivamente il rischio di ulteriori problematiche. Al momento non è chiaro se questi “Joy-Con 2.0” arriveranno presto sul mercato né se Nintendo li pubblicizzerà in alcun modo. L’unica certezza è che con Switch [amazon asin=B01N5OPMJW] la grande N sembra aver ritrovato lo smalto di un tempo, dimostrando di aver imparato la lezione legata agli errori commessi con Wii U e puntando a replicare il successo ottenuto nel decennio scorso da Wii.