Sicuramente vi ricorderete dei surriscaldamenti e delle esplosioni che si sono verificate in molti notebook di diversi produttori (Apple, Toshiba, Dell), a causa dei difetti presenti nelle batterie agli ioni di litio fabbricate da Sony. Ciò ha comportato il richiamo delle batterie alla fine del 2006 per un totale di circa 10 milioni di unità.
Ultimamente, Sony e Apple hanno dovuto risarcire una coppia giapponese con una cifra di 1,3 milioni di yen, per i danni subiti da uno dei due (e alla casa), mentre cercava di buttare fuori dall’abitazione il laptop in fiamme.
Questo potrebbe essere (fortunatamente) solo un ricordo del passato.
I ricercatori del Fraunhofer Institute for Silicate Research ISC in Germania sperano di risolvere il problema, sostituendo i materiali organici infiammabili con un polimero non infiammabile che mantiene la sua forma.
Il polimero, chiamato Ormocer, è un composto inorganico che ha la capacità di attrarre catene di elementi organici; quindi, trattandosi di una sostanza solida, l’elettrolita non può fuoriuscire dalla batteria.
L’obiettivo è ottenere un materiale non infiammabile, ma che sia capace di trasmettere energia sufficiente ad alimentare un notebook, in quanto più solido è il polimero, meno conducibilità elettrica fornisce.
Un prototipo della nuova batteria è già pronto, ma prima di metterla sul mercato (si prevede un tempo tra i 3 e i 5 anni), sono necessari dei miglioramenti dal punto di vista della capacità ed efficienza.