Eurogamer.net ha potuto mettere le mani su una prima versione di Heavy Rain e intervistare David Cage, boss di Quantic Dream.
Attorno al titolo in esclusiva per PS3, aleggia ancora un certo alone di mistero, specie perché la maggior parte degli appassionati non hanno ben afferrato le dinamiche di tale gioco.
Innanzitutto è bene precisare che in Heavy Rain saranno presenti 4 protagonisti principali, ognuno da controllare a turno in ogni rispettiva sessione di gioco, e gli eventi narrati si svolgono nel corso di quattro giorni.
Ogni personaggio permetterà al giocatore di avere una visione differente degli accadimenti, e così, giocando nei panni di Norman Jayden, profiler dell’FBI, si lavorerà al caso dell’Origami Killer, un serial killer responsabile di una serie di omicidi nella zona orientale degli Stati Uniti. Jayden è un tipo molto professionale, metodico, dalla precisione maniacale e anche dipendente da una droga nota come Triptocaina.
Jayden sta lavorando sul summenzionato caso da diversi mesi, ma non riesce ancora a mettere insieme i pezzi del puzzle e giungere a conclusioni. Il ruolo del giocatore si concretizza nelle indagini e nell’assunzione saltuaria della sopraccitata sostanza stupefacente, utile a tenere sotto controllo le reazioni di Jayden, ma con il rischio di ulteriore assuefazione.
Questo personaggio è particolarmente interessante, e risponde ai canoni classici dell’investigatore forense, alle prese con i tradizionali ferri del mestiere, quali luminol, pinze, buste di plastica asettiche e via dicendo, indispensabili per il prosieguo delle indagini. Oltre ai classici strumenti, Jayden è dotato di un guanto e occhiali particolari, un sistema di interfaccia noto come ARI (Added Reality Interface) che gli consentono di rilevare tracce, impronte digitali e dettagli altrimenti invisibili.
Nel gioco sarà possibile intervenire sulle scene in tempo reale, prendendo visione dei suggerimenti che appariranno su schermo e da una prima impressione la sensazione è che i movimenti e le azioni da compiere, per quanto precalcolati, siano davvero ben realizzati, in grado di offrire al giocatore una buona possibilità di scelte alternative.
Si dovrà tenere conto anche delle emozioni e degli stati d’animo del personaggio controllato, considerando che ad una maggiore confusione mentale e nervosismo corrisponderà anche una maggiore difficoltà durante la scelta del comando da effettuare. Se il protagonista sarà nervoso e agitato le frasi da scegliere durante i dialoghi appariranno sfocate e in movimento, per simulare l’agitazione.
Caratteristica certamente atipica di un gioco che potrebbe essere classificabile come avventura grafica, anche se del tutto singolare, è la possibilità di assistere alla morte dei protagonisti che si stanno controllando, e Quantic Dream ha pensato bene di non offrire al giocatore la possibilità di ricominciare la partita, ma, anzi, dopo la morte di un personaggio, si dovrà passare a quello successivo, con una serie di conseguenze delle proprie azioni più o meno irreparabili ed un insieme di ripercussioni anche sugli altri protagonisti.