Dalla Solid State Circuits Conference di San Francisco, giungono nuove interessanti novità su Silverthorne, il nuovo processore di Intel, dalla micro-architettura innovativa, progettato per funzionare a consumi ridottissimi.
Per un processore dall’architettura quasi esclusivamente di nuova matrice potrebbero sorgere dubbi sulla compatibilità con i set di istruzioni progettati per le attuali CPU Intel Core 2 desktop. Intel, da San Francisco, ha dettagliatamente precisato che Silverthorne sarà completamente compatibile con i Core2, il che significa che al tempo stesso disporrà anche delle stesse funzioni previste per gli attuali processori.
Nuovi dettagli giungono anche sui consumi che, come già si è detto, saranno ridottissimi. Nel suo comunicato, Intel parla di consumi nell’ordine di dieci volte inferiori rispetto ai Dothan, famiglia di cui anche i Pentium M fanno parte, risultati che saranno possibili solo grazie al processo di produzione a 45 nanometri basato sulla nuova tecnologia High-K metal-gate CMOS.
Silverthorne implementerà poi un buffer IO a doppia modalità, GTL (Gunning Transistor Logic) e full CMOS swing, nella quale il buffer trasferirà i dati a 400-533 MT/s (MT/s = milione di trasferimenti al secondo) e ridurrà il carico dell’FSB fino a 2.5 volte rispetto alla modalità GPL.
Last but not least, Intel ha voluto far capire che Silverthorne, con la sua nuova micro-architettura, vuole gettare le basi per una futura piattaforma System on a chip (SoC). Infatti, non sta lavorando solo a Menlow, la prima piattaforma di Intel progettata per un utilizzo con “Mobile Internet Devices” e con cui Silverthorne verrà lanciato, ma, al tempo stesso, sta continuando il proprio lavoro su Moorestown che, sempre basato su di un design di tipo SoC, comprenderà un processore, un sistema grafico ed il controller della memoria, il tutto, quindi, su di un singolo chip.
Il lancio di Moorestown è però previsto solo tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010, avremo quindi tempo di approfondire.