Nella sala dei bottoni si cambia idea, le procedure tornano sui propri passi, i proponenti pagano. Questo il riassunto di un pasticcio firmato ICANN, polo di gestione centrale dei domini sul web.
Il tutto nasce da una dichiarazione del Presidente Paul Twomey, secondo cui l’ICANN sarebbe pronta a rivalutare la posizione di domini esclusi solo nel 2000 da una possibile attivazione. I domini in questione sarebbero vari e comprendenti esempi quali .pid o .health. Nel 2000 vennero favoriti, a scapito dei precedenti, estensioni quali .biz, .name, .info, .museum.
Per i proponenti dei domini in oggetto, oltre il danno ora arriva anche la beffa. Infatti, ai 50.000$ versati per far valutare dall’ICANN i domini poi bocciati, si aggiungono ora ulteriori 25.000$ necessari a far rivalutare quanto rimesso in discussione. La cosa incredibile è che non v’è certezza alcuna, per cui alcuni proponenti potrebbero trovarsi con un pugno di sabbia e con 75.000$ in meno.
L’ICANN ha comunque manifestato l’intenzione di valutare solo le estensioni già proposte, scartando dunque la possibilità di nuove entrate dell’ultimo minuto.