Il banner è stato una delle prime forme pubblicitarie del Web, probabilmente è la più antica, inizialmente un modo per attirare l’attenzione dell’utente con colori spesso al di fuori del contesto della totalità del sito, successivamente ha consentito una maggior interazione.
Nel tempo è diventato una risorsa, e in base ad esso si calcolano le impression o il click-through rate per quantificare l’efficacia di un messaggio pubblicitario.
Anche se, molto spesso, è stato messo in discussione, anche esso sta per attraversare una fase di rinnovamento. L’OPA (Online Publishers Association) ha istituito tre nuovi formati che stilato quattro obiettivi chiave per questo scopo:
- ispirare la creatività e l’alta qualità della pubblicità e valorizzare i contenuti editoriali;
- essere d’impatto per l’utente e diminuire la spesa per l’inserzionista;
- generare una risposta immediata da parte del navigatore;
- aumentare l’interattività attraverso soluzioni creative, senza reindirizzamenti.
I tre nuovi formati sono:
- un “fixed panel” da 336×860 pixel fisso all’interno della pagina che scorre con lo scrolling della pagina;
- una “XXL Box” da 468×648 pixel interattivo e con al suo interno mini pagine e filmati;
- una inserzione “pushdown” da 970×418 pixel che occupi inizialmente quasi tutta la pagina per poi restringersi e posizionarsi in alto e quindi divenire poco invadente.