Sembrano essere senza fine i guai per Beacon, la piattaforma pubblicitaria adottata da Facebook per fornire pubblicità contestuali alle operazioni svolte dai propri iscritti. Nonostante una settimana fa il social network abbia reso il sistema disattivabile, continuano le querelle legali. Secondo il sito Web The Laboratorium, la partecipazione dell’azienda specializzata nell’home video Blockbuster avrebbe violato il Video Privacy Protection Act, una legge degli Stati Uniti che regolamenta scrupolosamente l’utilizzo di immagini filmate dei privati cittadini.
Uno dei commi del Video Privacy Protection Act recita: «Un fornitore di video filmati che consapevolmente rivela, a qualunque persona, informazioni personali e riconducibili a qualsiasi consumatore sarà perseguito dalla legge». Le pubblicità di Blockbuster diffuse da Beacon su Facebook avrebbero completamente violato il comma della legge americana, rendendo pubbliche le preferenze degli utenti sul portale di social networking. Sempre secondo The Laboratorium, nonostante ora il sistema di pubblicità contestuali sia divenuto opzionale, permarrebbero tutti gli elementi per procedere legalmente contro Facebook e Blockbuster.
Dan Rose, il vicepresidente di Facebook, ha riconosciuto di aver compiuto alcuni errori nella gestione dei problemi causati dal sistema pubblicitario Beacon. Il manager del social network ha ammesso come l’intera società abbia reagito lentamente e in maniera scomposta alle numerose critiche giunte nelle scorse settimane. Inoltre, secondo Dan Rose, Facebook non si sarebbe prodigato a sufficienza nello spiegare ai propri utenti il reale funzionamento di Beacon e le politiche di trasparenza ad esso collegate. Partendo dall’esperienza di Beacon, Rose ha dichiarato che Facebook implementerà un nuovo sistema pubblicitario per i propri utenti: «La pubblicità funziona sul Web quando diviene parte del contenuto. Stiamo cercando di fare questo con il nuovo sistema di social advertising che stiamo creando. I blogger fanno già una cosa del genere, ed è ormai la direzione verso cui tende la pubblicità sul Web. Sarà sempre più sociale, e sarà sempre più legata agli utenti della Rete».