Il mondo Mac è storicamente poco affetto da attacchi virus, al contrario della controparte Windows. Sebbene negli ultimi anni qualche exploit pericoloso abbia fatto capolino anche su OS X, tutte minacce prontamente risolte con aggiornamenti gratuiti distribuiti dalla stessa Apple, i Mac rimangono ancora degli strumenti sufficientemente sicuri e poco esposti ai malanni della Rete. Ma in futuro la situazione potrebbe cambiare: a lanciare l’allarme è Sophos.
La società ha invitato tutti gli utenti di OS X a dotarsi di soluzioni antivirus, perché le analisi prevedono una crescita dei malware targati Mela nei prossimi mesi. Certo, sicuramente la dichiarazione è mediata dal fatto che Sophos ha tutto l’interesse di distribuire i propri software antivirus, ma vi sono però tuttavia delle considerazioni che non andrebbero prese troppo alla leggera.
Nelle ultime settimane, sono infatti emersi due exploit potenzialmente pericolosi per i computer di Cupertino: uno che colpisce le versioni 2004 e 2008 di Word, avendo così accesso ai file dell’utente e a dati sensibili, l’altro che attacca Java. Come ormai tradizione per OS X, questi malware hanno bisogno della password dell’utente per potersi installare, ma sfuggono facilmente i controlli camuffandosi come altri programmi o facendo leva sull’ingenuità di chi sta di fronte allo schermo. Sarà forse per questo che Sophos ha definito tali vulnerabilità non legate propriamente al sistema operativo, bensì al modo di pensare degli utilizzatori:
«Come abbiamo visto sulla piattaforma Windows, la maggioranza degli attacchi non approfitta di debolezze del sistema operativo, bensì si avvantaggiano del “bug” nella mente delle persone. Gli utenti Mac possono essere facilmente spinti a prendere decisioni opinabili quanto i cugini su Windows, e il risultato può essere un’infezione».
Si apre quindi un annoso trade-off per tutti i mela-user: prestare maggiore attenzione a quel che si installa – non fornendo mai la propria passoword a sproposito – o cedere al tanto disprezzato antivirus?