Google ha di recente brevettato un innovativo sistema di analisi delle immagini, che consente di riconoscere eventuali testi presenti. La tecnologia è sicuramente interessante ed utile per le ricerche, in quanto il testo riconosciuto può poi essere inserito come metadato dell’immagine.
Google si sta muovendo con grande interesse (e grandi investimenti) in tutte le tecnologie che possono ampliare e confermare la sua supremazia, nel campo delle ricerche tra contenuti multimediali. La rivoluzione dell’user generated content, infatti, ha portato miliardi di video, immagini e suoni che sono però difficili da trovare, rispetto ai tradizionali contenuti testuali.
L’azienda di Mountain View si sta muovendo da tempo anche nel campo dei video, che vengono processati con un software di riconoscimento vocale e a cui vengono successivamente assegnati metadata sulla base delle parole pronunciate. In questo senso si spiega il famoso servizio offerto gratuitamente da Google in USA che fornisce informazioni commerciali (e pagine gialle telefoniche) tramite un sistema di riconoscimento vocale senza operatore: un’ottima palestra per allenare il software.
Google non è certo la sola a muoversi in queste direzioni, basti pensare a Riya che tempo fa ha messo a punto un motore di ricerca visuale che distingue colori e forme e può, di conseguenza, assegnare metadata alla foto sulla base degli oggetti in essa contenuti.
C’è grande fermento, dunque, nel mondo delle tecnologie di analisi di contenuti multimediali e nei mesi a seguire sicuramente ne vedremo di nuove e sempre più sofisticate. Del resto se è vero che il Web 2.0 ha riguardato le persone, è molto probabile che il Web 3.0 riguarderà le tecnologie: una rivoluzione del “dietro le quinte” insomma.