In attesa di utilizzare appieno tutte le novità annunciate dal keynote di due settimane fa, Facebook pare voler diventare qualcosa di molto diverso da come lo abbiamo sempre pensato. Il nuovo profilo denominato Timeline aprirà l’era della condivisione totale, e non opzionale. Cosa significa?
Il termine che in questi giorni rimbalza nei blog americani è “ticker“, il banner delle attività e applicazioni che Mark Zuckerberg ha definito “frictionless”, senza attrito. Attraverso questo strumento, il rapporto fra utente e applicazioni cambia radicalmente.
Se prima leggere un articolo, ascoltare un canzone tramite un servizio streaming, acquistare un eBook, un film, era un’azione a cui doveva seguire una volontaria pubblicazione dell’utente per la sua condivisione, sul nuovo Facebook che ci attende è l’azione stessa, nel momento in cui si svolge, a essere condivisa coi propri amici. Al di là del fatto che ci interessi farlo sapere.
Non è una questione di lana caprina, tanto che molti si stanno interrogando sul da farsi. Su ABC News, oggi, compare un articolo molto critico verso il Ticker, che sottolinea come si sia andati oltre il comportamento intenzionale per targhettizzare le inserzioni pubblicitarie:
“Facebook spera che questo tipo di informazioni favorisca il suo ruolo di motore di raccomandazione. Raggruppando insieme tutti questi dati, gli utenti di Facebook possono ottenere uno sguardo complessivo delle abitudini dei loro amici più stretti (…). Facebook spera di offrire annunci pubblicitari pertinenti al fianco di tali informazioni. Per ognuno dei servizi Web che si integrano con il Ticker, l’utente deve esplicitamente approvare che le loro abitudini vengano messe in Rete. Gli utenti possono anche limitare le informazioni a determinati gruppi di amici.”
Questo è esatto, solo che forse manca un tassello: non è chiaro come evitare di condividere tutto e sempre, e soprattutto come utilizzare le applicazioni di volta in volta. Proviamo a fare chiarezza su alcuni punti.
Le applicazioni.
Nel nuovo Facebook le applicazioni avranno un ruolo fondamentale. Può darsi che questo passaggio modifichi le impostazioni di default rispetto alla forma pubblica o privata. La cosa migliore da fare e andare alla pagina setting delle applicazioni (Impostazioni Privacy / Applicazioni e siti Web). Per ciascuna applicazione potrete modificare “Chi può vedere i messaggi e le attività di questa applicazione?”. Se sceglierete “solo io” siete a posto. Alcune applicazioni hanno un’impostazione di privacy, ma molte altre no.
Ticker.
La condivisione in tempo reale potrebbe dire troppo, e in maniera ridondante delle vostre attività rivolgendo agli amici continue news sui feed di scarso interesse. Per evitare di essere alla mercé della curiosità di tutti – a meno che naturalmente avere o fornire un quadro completo delle attività degli amici sia invece vostro desiderio – non ci sono molte soluzioni se non drastiche: Facebook impedisce di eliminare questo strumento.
È possibile però ridurlo a favore di una finestra chat più grande, e soprattutto esistono già estensioni per Firefox e Chrome che inibiscono lo strumento e che sicuramente si diffonderanno anche in Italia.
In ogni caso, se si vedono alcune nostre attività sulla pagine delle Notizie, basta cliccare “cancella” e modificare l’impostazione dell’applicazione incriminata.